Kosmophobia «Kosmophobia» (2010)

Kosmophobia «Kosmophobia» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
968

 

Band:
Kosmophobia
[MetalWave] Invia una email a Kosmophobia [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Kosmophobia [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Kosmophobia

 

Titolo:
Kosmophobia

 

Nazione:
Svizzera

 

Formazione:
Salvatore Roppa - vocals
Giovanni Valenti - guitar, synths
Fabrizio Firmani - bass
Paolo Tarussio - drums

 

Genere:

 

Durata:
25' 11"

 

Formato:
Promo CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il promo dei Kosmophobia ha rappresentato una piacevolissima sorpresa per me, perfettamente conscio del fatto che in questi ultimi anni le varie produzioni di death metal tecnico non mi hanno particolarmente interessato, tranne poche eccezioni che si contano sulle dita di una mano.
Avvicinarsi al sound dei Kosmophobia così curato in modo certosino non dovrebbe essere difficile per coloro che hanno le orecchie abituate a suoni potenti (Nile in primis) e massicci, ma nemmeno a coloro che vengono direttamente dal progressive metal. E di progressive metal potrebbe benissimo trattarsi, se penso alla mole di perizia utilizzata nel promo, nonché alla grandissima tecnica di cui è portatore il piccolo ma importante disco. C'è però da dire che questo prog metal si è tuffato letteralmente in una vasca di death e ne è affiorato cambiato, evoluto, addirittura migliorato. La band potrebbe sembrare alle prime armi per la qualità sonora non proprio ai massimi livelli, ma aspettate prima di giudicare, i cinque capolavori vanno ascoltati fino in fondo, assimilati e vissuti con i testi che i nostri hanno messo a disposizione, testi che fanno inesorabilmente trapelare il loro pessimismo cosmico dalle tematiche filosofico-spaziali di cui il tutto è intriso.
Alieni, eoni, torri di Babele, guerre, galassie, ma anche contatti con altri mondi avvenuti diverse epoche fa sono la traccia su cui si snodano le serpeggianti melodie (letteralmente impazzite) che si muovono curiosamente con frequentissimi cambi di tempo, di atmosfera. Il lavoro del mastermind Giovanni “Jazz” Valenti è estremamente notevole, soprattutto per la sua tigna di aver voluto continuare il progetto anche senza un chitarrista, preferendo piuttosto integrare il prog death dei Kosmophobia con un uso massiccio di pad e sintetizzatori, un elettronica che per 25 minuti non ci lascia mai e che svolge un ruolo fondamentale per le canzoni. Sempre parlando di Valenti, si evince che lo stesso abbia una dose di cultura musicale moderna e contemporanea non indifferente, andando a prelevare campioni dalla techno, dal goa, dall'elettronica sperimentale vecchia e nuova e per quanto riguarda l'esecuzione con la chitarra..beh, vi lascio immaginare cosa può aver combinato. Il Valenti certamente ha contato sull'affidabilità di una ferrea sezione ritmica nella quale Paolo Tarussio e Fabrizio “Sbrinz” Firmani (precisamente batteria e basso) hanno sfornato migliaia di note e colpi al minuto in un susseguirsi di impatti, uno dopo l'altro, senza fare nessun passo più lungo della gamba (ed hanno la gamba molto lunga!). L'unica limitazione del gruppo è rappresentata dal singer Salvatore 'Phil' Roppa, il quale nel promo è stato un sessionman e non un cantante di ruolo, ma di certo una voce ed una precisione come quelle hanno migliorato il disco di molto. Roppa milita nei Beansidhe, ma a mio parere non sarebbe affatto male se portasse avanti anche il progetto Kosmophobia: è una voce pressoché perfetta per il sound della band.
Francamente non capisco come mai una band di questo calibro non sia ancora stata contattata da decine di etichette interessate o come le stesse, viceversa, non siano attratte da questo lavoro. Io stesso li produrrei se potessi! Ragazzi, segnatevi il nome di questo gruppo perchè ne vedremo delle belle. Kosmophobia, qui aspettiamo l'album, eh!

Track by Track
  1. Prelude & Aeons Conspiracy 85
  2. Universe At Dusk 90
  3. Etemenanki (Babel's Tower) 85
  4. Vimana 85
  5. Eye Of The Twins (Spatial probes Voyager1&2) 90
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
84

 

Recensione di carnival creation » pubblicata il --. Articolo letto 968 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti