Aderlating «Spear Of Gold And Seraphim Bone Part I» (2011)

Aderlating «Spear Of Gold And Seraphim Bone Part I» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Snarl »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Aderlating

Titolo:
Spear Of Gold And Seraphim Bone Part I

Nazione:
Belgio

Formazione:
Eric - compositions
Mories - compositions

Genere:

Durata:
1h 3' 51"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2011

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Metti il cd degli Aderlating nello stereo, infili le cuffie, alzi i bassi a palla (questo genere si ascolta così), e ti caghi addosso dalla paura e dall’angoscia. Questo gruppo di Mories e di Eric ci propone infatti una buona ora di miasmi noise ambient/drone, a volte mischiati con stilemi black metal.
Pensate che questo genere sia troppo noioso, astratto e poco comunicativo? Allora provate a sentirli! Il risultato è una non-musica che nei primi tre brani ti fa letteralmente sobbalzare dalla sedia per uno stato di angoscia persistentissimo e pulsante. Con delle urla in sottofondo nell’opener “Black Emperor At The Temple’s Gate” che rendono il tutto ancora più straziante, mentre alcuni archi disarmonici piantano la coltellata nel cranio. La pazzia però si scatena definitivamente con “Descending The Naraka I”. L’ideale colonna sonora per un viaggio attraverso un brutto posto, tipo l’inferno (in sanscrito Naraka vuol dire Inferno, appunto), dove saltano alla mente visioni apocalittiche, e a metà brano il brano si apre, aumentano le frequenze, e pure i battiti cardiaci. Il tutto è veramente una cosa che stordisce, e che fa sembrare, allo scemare del brano, che quei rumori ti siano entrati dentro! E tutto questo tacendo sui cori angosciosi e grotteschi della title-track, che pare l’ideale colonna sonora per il vento dell’apocalisse. Tutto questo gli Aderlating lo fanno con il solo utilizzo di riverberamenti dilatati e molto pulsanti, che ti straniscono creando una repulsione incredibile. Al tutto si aggiunge solo qualche passaggio black metal, che però presenta sempre un substrato rumoroso massimamente presente, e soprattutto è fatto per risaltare più a livello di caos aggiunto che come musica (la batteria non fa che un tempo senza fill, e l’unico riff è a malapena udibile). Il tutto raggiunge livelli di turbamento davvero notevoli, che possono indurre all’ascolto in più fasi, come io ho dovuto fare.
Non sempre, tuttavia, l’equilibrio non musicale degli Aderlating funziona: alcuni brani come “A Burial On The Scope Of Mount Sinai”, per esempio, cominciano bene, ma poi sembrano perdere intelleggibilità, e tutto sommato a parte lo stato di angoscia il brano fa perdere la bussola più che spaventare. Anche l’ultima “A New Plague For Every Triumph” non convince come le altre: troppo spoglia e già sentita. Il tutto inframezzato dai 18 minuti di “Engel Der Wrake”, la perfetta colonna sonora per il dopo apocalisse!
Insomma: estremamente coinvolgente, parecchio straniante e spacca cranio, ma nondimeno anche un po’ pretenzioso (alcuni brani sembrano essere troppo allungati, come se la band si facesse pregare per stordirti), e a volte meno a fuoco: in altre parole, non completamente un ottimo disco. Ciò non toglie che il risultato di questo disco è comunque riuscito, una vera colonna sonora che potrebbe volentieri fungere da inizio di una temporanea vostra pazzia, che si fermerà solo quando premerete il tasto “stop”. L’acquisto di questo disco è consigliabile a chiunque sia interessato a questi suoni, contando però che questa band può essere ancora più letale e migliorabile. Nel frattempo, compratelo, ma non ascoltatelo in momenti semi-incoscienza. Straniantissimo.