The Suicide Kings «Menticide» (2011)

The Suicide Kings «Menticide» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
fabio HC »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
The Suicide Kings

Titolo:
Menticide

Nazione:
Germania

Formazione:
Rudiger - voce
Tober - chitarra
Chris - basso
Markus - batteria

Genere:

Durata:
32' 4"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2011

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Ahhhh, una boccata d'aria fresca riempe l'ambiente musicale mondiale, e soprattutto tedesco, grazie a questi quattro creativi ragazzi. Il quartetto giunge al suo terzo lavoro sotto una major, ma a tal proposito io posso parlare soltanto dell'ultima fatica. Il genere è un bel misto di punk hardcore con il thrash metal, dove quest'ultimo si ode molto nei riff di chitarra. Ma andiamo con ordine.
Il capolavoro è sicuramente la prima traccia, "2nd Class Citizen Boys", la quale risuona tantissimo di una canzone, o almeno lo stile di uno storico gruppo Oi! inglese: sto parlando dei The Oppressed. Anche la voce, che accompagna tutta la durata del disco, rimanda poi a quel particolare genere dove la cattiveria e la determinatezza propria degli ultras non è manifestata con un misero growling, bensì con polmoni perennamente aperti. La seconda traccia "Carry My Guilt" è degna anch'essa di nota, dato che i riff principali sono semplici (non troppo però) e caparbici; sarà la tendenza del gruppo a gettarsi più sulla linea semplicistica hardcore che provoca questa sensazione benevola. Altro punto saliente del disco è "Walk Alone" e sicuramente la title-track, ma fidatevi che il resto non è da buttare. Anzi. La velocità poi non è eccessiva, non tende mai al grindcore e forse, grazie alla componente più metal, ogni tanto fa sentire il suo lato melodico. Un "particolare", se così lo si può chiamare, che non mi è tanto piaciuto riguarda i testi. Non li ho letti tutti sinceramente, ma parlano un po' di inferno, paradiso, solite cose derivate dal metal. Con quello che hanno dimostrato musicalmente avrebbero dovuto dimostrarlo soprattutto testualmente, dato che derivano la loro musica dal punk, e si sà che il punk è totalmente diretto. Ma a parte questo e al fatto che i bei giri di basso quasi mai echeggiano solitari, i ragazzi tedeschi sono promossi a pieni voti, perchè sono in grado di portare, come dicevo in apertura, un sound fresco all'interno della scena locale ed anche nostrana.