Cruxifiction «The Coming» (2011)

Cruxifiction «The Coming» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
734

 

Band:
Cruxifiction
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Titolo:
The Coming

 

Nazione:
Francia

 

Formazione:
Sapian - vocals, bass
Saroth - guitars, backing vocals
Belial - guitars
Keriel - drums (session)

 

Genere:

 

Durata:
42' 59"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Alla fine, nonostante i buoni propositi ed un biglietto da visita più che invitante, ovvero “Religious Black Metal dalla Francia”, e con credenziali live come l’apertura per band celeberrime come Corpus Christii, Temple Of Baal e Merrimack, i Cruxifiction non sono niente di che. Sono una band che sicuramente ci ha messo passione, devozione e cura, ma il risultato non è memorabile. E questo perché il loro cd di debutto, che esce per la label nostrana De Tenebrarum Principio, ha alcuni difetti gravi che ne guastano parecchio il risultato finale, che nell’ordine sono: un songwriting a volte banale e molto più spesso decente ma molto poco personale, molto, troppo melodico e senza cattiveria e anzi spesso troppo virante verso il death/thrash moderno, che smorza ogni cattiveria della band, una quantità di “solo arpeggi” e assoli forse troppo elevata e ripetuta troppe volte nel disco (In “silent Traitor” ci sono due parti arpeggiate, per esempio) senza altri slanci compositivi, e infine una qualità sonora fin troppo pulita, che toglie ogni tipo di grinta e impatto ai brani, conferendo solo un suono incredibilmente piatto, insapore e senza alcuno slancio.
Questo è, in poche parole, “The Coming” dei Cruxifiction. Un disco di una band che pesta duro come può, che cerca di dare tutto, ma con dei risultati che convincono poco, molto death/thrash ma poco assassini nelle loro canzoni e con questa componente poco coesa con quella più black, che invece manca di aggressività, melodici ma raramente violenti o toccanti, e anche un po’ fuorvianti, poiché hanno spesso un tocco molto più epico (vedi “Death is the only way”) che stona col resto delle canzoni, con usi della chitarra solista che propone soluzioni troppo ripetitive e, ancora, più tipiche del death/thrash o di certo heavy metal (tipo “The Coming”). E a poco servono i cori sacri di “Silent Traitor”: anche questi, non colpiscono, perché siamo ben lontani dalla spettacolare morbosità che altri gruppi (come i Mourning Soul) sanno riproporre. Certo, abbiamo alcuni brani carini, che sono “The Coming”, dove la band riesce a coniugare delle buone trovate melodiche con rare parti più violente, e anche “Burn On A Cross”, altro esempio di influenze meglio bilanciate, ma devo essere sincero: brani di questa caratura li ho già sentiti in giro, anche da bands ancora al livello dei demo. Ci sono band black più mature.
Insomma: non una schifezza inascoltabile, ma un disco senza personalità, fatto da una band che deve maturare assolutamente. Al momento, i Cruxifiction sono una band black metal che però sa fare molto meglio il death/thrash che non il black. Se da un disco black cercate oscurità, pazzia e cattiveria, qui non ne troverete neanche un po’. Gruppi e dischi con caratteristiche che i Cruxifiction cercano di riproporre esistono già, e sono “Anti life” dei Disiplin, se volete sentire un disco black con forti influssi death/thrash, mentre melodia, violenza e chitarre soliste sono già state egregiamente valorizzate da “Enter The Moonlight Gate” dei Lord Belial o Dissection. Il giudizio finale boccia i Cruxifiction a causa di un cd incolore, senza slanci particolari, smorto e zavorrato da dei difetti che, uno sopra l’altro, hanno devastato il disco e che denunciano una band che ancora deve maturare. E se paragoniamo questo disco a quanto di buono la Francia ha fatto sia in passato che nel presente, è chiaro che sia sotto la sufficienza e che non abbia molte chance di acquisto rispetto ad altri ultimi lavori del black francese, Aosoth in testa. Mi spiace, ma i Cruxifiction per me sono rimandati.

Track by Track
  1. Haunting Hypocrisy 60
  2. The Coming 60
  3. The New Messiah 55
  4. Death Is The Only Way 55
  5. Silent Traitor 50
  6. Burn On A Cross 60
  7. I'll Bless You 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 40
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 40
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
55

 

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