Sacrimony «...And Abyss He Created» (2011)

Sacrimony «...and Abyss He Created» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
731

 

Band:
Sacrimony
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Sacrimony [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Sacrimony

 

Titolo:
...And Abyss He Created

 

Nazione:
Polonia

 

Formazione:
Serberis - all instruments

 

Genere:

 

Durata:
49' 9"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Da qualche parte, durante il mio surfing informativo, ho letto parole positive spese per questo progetto. Da qualche parte è stato detto che questo album sarà distribuito da un'etichetta francese, la Crepuscule Du Soir, in elegante formato A5. Da qualche parte, cervelli non ben allineati con la realtà non funzionano a dovere. Poi si può discuterne ampiamente, ma secondo me è no. Non è questo un disco di interesse e non è giustificato un dispendio di complimenti e strumenti di diffusione. Cerchiamo di capire perché.
Se le mie orecchie non mi ingannano questa cosa è fatta interamente al computer; e me lo voglio proprio vedere un tipo che schiaccia i tasti di una sequenza di sintetizzatore per oltre quindici minuti, con una sola variazione. La batteria, anch'essa programmata, è anonima, alle volte riesce pure ad esser fastidiosa. Altro? No. Questo è Sacrimony: tracce di tastiera sempre uguali e drum machine per quasi cinquanta minuti spalmati in cinque brani. Sopra a simili mancanze possiamo anche passare, del resto non pretendo solo tecnica e mi conquista l'idea di un progetto dalla strumentazione minimale; disquisiamo allora delle sonorità, che sono accostabili a certi altri progetti ambient, ritualistici, basati sull'elettronica, con l'intento di creare delle visioni di passaggi fantastici o di sensazioni inusitate. La melodia insomma resta opinabile, chi può dire quali siano i meccanismi per cui ci piace un certo tipo di melodia? Alle mie orecchie giungono anche begli accostamenti armonici in questo disco, distesi su un tappeto dilatato simile al funeral doom, ma che senso può avere ripeterli all'infinito? Senza variazioni; troppo poco.
Negli anni '90 c'erano Mandible Chetter e Hybryds, che con nessuno strumento creavano atmosfere angosciose, oppure rituali con esiti molto più notevoli, senza utilizzare una sola nota; veniva da dire: ma come cazzo fanno? Questo lavoro, invece, sembra un album di funeral doom che nessuno si è preso la briga di terminare (anche io ne ho fatto uno, chissà cosa ne penserebbe la Crepuscule Du Soir?); per giunta anche di seconda mano: orchestrazioni ridotte all'osso, povere di arrangiamenti, ogni tanto appare un accordo di chitarra, ma nessun basso e neanche una voce, tale che non sappiamo dirvi chi sia quel “Lui” che ha creato l'abisso. Non so neppure come ho fatto ad arrivare fino in fondo.

Track by Track
  1. Shades In Grey 40
  2. Saty Under The Snow 40
  3. Her Freezing Beauty 45
  4. Angels Autumnal Shimmer 50
  5. ...And Abyss He Created 45
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 40
Giudizio Finale
50

 

Recensione di June » pubblicata il --. Articolo letto 731 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti