AA.VV. «Listen On Command!» (2011)

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Autore:
carnival creation »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
AA.VV.

Titolo:
Listen On Command!

Nazione:
Italia

Formazione:

Genere:

Durata:
1h 24' 30"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2011

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Il forum di Metalmusic ha effettuato un lavoro mastodontico, selezionando e conseguentemente compilando questa rassegna di band dai generi più disparati e che vanno a toccare molti angoli della nostra penisola. Dal punk all'heavy, dal gothic al metal tecnico ultramoderno e di certo l'ascolto deve sottoporsi ad una buona dose di pazienza e dedizione da parte dell'ascoltatore, che si trova di fronte ad una vastissima ed assortita gamma di musica diversa.
I gruppi in questione sono in grado, uno dopo l'altro, di accontentare molti palati, nonostante la digestione di un disco di tale portata rappresenti già di per sé una mole di materiale che supera abbondantemente gli 80 minuti di durata. Qualitativamente ci troviamo di fronte ad una media generale di piena sufficienza, debito per qualche brano non esattamente originale, né gradevolissimo a mio avviso. Nonostante ciò non sono poche le band che brillano, anche se mescolate assieme ad altre ed è stato un piacere ascoltare brani che la nostra webzine aveva già recensito tempo fa, è il caso dei Frozen Caress e della loro “Uneléanor”, dai tratti malinconici e sperimentali dotati di un gothic/doom semi-minimalista per certi tratti, ma assolutamente elegante nell'insieme. I Disphere con “Cold, Still Beating” propongono un buon post-deathgrind dai canoni progressive che mi ha molto convinto anche per la scelta dei suoni e della produzione, così come i NoFuck ed il loro thrash-death sporco e passionale, ma è con i Malanoctem (black) ed i Never Trust (heavy) che la compilation inizia a salire di qualità: sono due tracce diversissime per contenuti, ma entrambe provenienti da band molto mature, godibilissime e degne di molti passaggi radiofonici, specie la seconda. Doveroso citare gli Innervacuum i quali con “To Be Void” convincono molto grazie al forte impatto, peccato che alle lunghe ricordino ritmicamente troppo i Meshuggah, peso da dover scrollare di dosso il prima possibile per risultare ancora più originali, i chitarroni ed i controtempi a volte non bastano per persuadere l'ascoltatore del loro valore. Anche i Draugr mi sono apparsi una buona band. “Furore Pagano” risulta spedita al massimo fin dai primi secondi di play e presenta una buon groove e dei tratti folk abbastanza accattivanti.
Direi che come selezione generale “Listen On Command!” evidenzia un'innegabile professionalità di fondo che è alla base del lavoro in toto e di certo non rappresenta una di quelle compilation monotematiche che fanno arrivare al tedio più grande. C'è molto lavoro ancora da fare per diverse band, ma per il momento posso ritenermi soddisfatto del lungo e tortuoso ascolto.