White Pale Silence «Demerger» (2011)

White Pale Silence «Demerger» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1436

 

Band:
White Pale Silence
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Titolo:
Demerger

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Nico - vocals
Anto - lead guitar
Francesco - guitar
Polly - bass
Donato - drums, programming

 

Genere:

 

Durata:
33' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

“Demerger” rappresenta a pieno il classico disco in cui convogliano tutte le idee migliori di una giovane band e in cui sono contenuti anche i tipici errori di produzione propri di un gruppo, magari non alle prime armi, ma che ancora ha da percorrere un altro po' di strada in salita prima di arrivare al risultato sperato.
Terzo capitolo di una breve, ma già rispettosa discografia (“Season Of Decadence” - demo datata 2006 e “Aseptyc” - Ep datato 2008) si fa ascoltare tranquillamente e fa apprezzare molto il suo contenuto alla base di una proposta interessante e suonata anche molto bene, anche se non troppo originale. I nostri se la giocano anche fin troppo bene fin dall'inizio, riportandoci in mente tutti quei gruppi scandinavi gothic rock/metal e depressive rock come i Katatonia e come i Paradise Lost (“Elan Vital”), introducendo spesso e volentieri anche influenze proprie degli H.I.M e dei molto apprezzati Charon, non disdegnando eleganti aperture melodiche più personali ed intime. Introspezione a parte, i WPS tentano di distaccarsi dai canoni di classico gruppo gothic rock presentando in ogni brano massicce soluzioni a base di elettronica, specialmente per quanto riguarda i ritmi, quasi completamente programmati al computer; inoltre non rare sono le atmosfere che vari synth e loop vanno ad “intaccare”, rendendo il tutto molto moderno e sperimentale. La grande e più grave pecca di “Demerger” è la qualità audio con cui è stato prodotto. Livellamenti praticamente assenti e troppa sporcizia sonora scalfiscono senza pietà le singole canzoni e incidono sui soli di chitarra (belli e di gusto, per altro!). Il fatto della produzione cristallina, specialmente quando si tratta di uso dell'elettronica, è indispensabile per valorizzare al meglio ogni singolo strumento, inoltre anche l'equalizzazione su molti pezzi lascia a desiderare e la voce (opportuna e dai toni caldi) si ritrova a muoversi sopra una base che potrebbe essere pulita molto di più.
Come prima vera esperienza, tuttavia, i White Pale Silence non mi hanno deluso e sono sicuro che in futuro proporranno ancora delle belle canzoni. Di certo nel panorama italiano, da quanto ho ascoltato in quest'ultimo periodo, potrebbero potenzialmente anche brillare ma per uscire dall'Italia occorre più tempo.

Track by Track
  1. Elan Vital 60
  2. Empty Faces 65
  3. Before The Dawn 50
  4. Alone (Clean Version) 65
  5. For You 70
  6. New Day 65
  7. The Knot 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 50
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
61

 

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