Mors Cordis «Injection» (2011)

Mors Cordis «Injection» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
846

 

Band:
Mors Cordis
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Titolo:
Injection

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
Torsten Pfundt - vocals, synths, fx
Eddie Volkmar - guitar
Thomas Mielke - guitar
Michael Pauli - bass
Lucas Zacharias - drums

 

Genere:

 

Durata:
43' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Non ancora veterani del mestiere, ma di certo tra le realtà teutoniche più valide per quanto riguarda l'industrial death metal moderno. Di una cosa non dobbiamo mai dubitare quando si sta parlando dei Mors Cordis, ovvero che i nostri non hanno il benchè minimo timore di sperimentare e ricorrere a delle soluzioni anche molto lontane dal genere musicale di partenza proposto. Si tratta di una band coraggiosa che sa ciò che fa e lo fa bene. Questo naturalmente spiega tutto il successo di cui il gruppo può godere per il suo professionale operato: buoni dischi e originali, brani pregni e dinamici e soprattutto nessuna noia rilevata.
“Injection” tuttavia non toglie e non aggiunge nulla alla discografia dei Mors Cordis, ma non me la sento di rimproverare il gruppo per il fatto di aver aderito ai precedenti personali modelli, poiché equivarrebbe allo smontare inesorabilmente questo bel disco e sarebbe sciocco soprattutto perchè ci sono contenute canzoni di caratura veramente buona che non fanno troppo rimpiangere il passato. L'eclettismo riempie l'intero disco e si manifesta con inserti massicci di elettronica modernissima e mai fine a se stessa, oltre che ritmi travolgenti e chitarroni a la Fear Factory (ma sarebbe impossibile il contrario!).
Ciò che caratterizza “Injection” però è proprio quella volontà di fare le cose per bene e di continuare a proporre della musica sperimentale con piena consapevolezza di ciò che si è in grado di fare, cioè molto. Non c'è prolissità e, al contrario, coesistono mille modi di interpretare il metal moderno con le stupefacenti sfaccettature concentrate tutte assieme. La poliedrica (ed anche molto effettata a volte) voce di Torsten Pfundt ne è un esempio lampante: gioca su growl, screaming, urli vari, vocoder e persino un simi-rap (“22nd Century”) dai toni molto nu-metal.
E' senz'altro un disco ricco di sorprese per chi non conosce i Mors Cordis e per chi li ama è l'ennesimo centro della band la quale è anche aiutata da un'ottimale produzione.

Track by Track
  1. Injection 65
  2. Emptiness 75
  3. Big Brother 75
  4. Beak Out 75
  5. I Am You 70
  6. Skit 70
  7. 22nd Century 70
  8. Haut Zu Stein 70
  9. Last Show 70
  10. Machine 70
  11. Guilty 70
  12. Krone Der Schoepfung 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
72

 

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