The Sixpounder «Going To Hell? Permission Granted» (2011)

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Autore:
theclairvoyant »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
The Sixpounder

Titolo:
Going To Hell? Permission Granted

Nazione:
Polonia

Formazione:
Frantic Phil - voce
Paul Shrill - chitarra ritmica, cori
Mike The Shredding - chitarra solista
Jar O'bigbottom - basso
Jeff Vader - batteria

Genere:

Durata:
43' 0"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2011

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Arriva alle nostre orecchie il primo full lenght dei Sixpounder, band polacca che esce con questo “Going To Hell? Permission Granted!” - dopo il demo “Promo 2010” uscito in mille copie - e dopo aver vinto la Wacken Metal Battle, guadagnandosi di diritto l’entrata nel bill della prossima edizione del festival. Il cd inizia e termina con un intro computerizzato diviso in due parti nominato “Going To Hell…” ( la prima parte ) e “…Permission Granted” (la seconda); inoltre quasi ogni brano è introdotto da una brevissima introduzione digitale (geniale quello western di “Last True Cowboy Manifesto”). Premetto che il lavoro non mi ha entusiasmato particolarmente e spiego qui di seguito il perché.
Il sound, un mix di thrash e alternative con venature metalcore, risulta tecnicamente molto valido (vedi il cantante Frantic Phil ed il drummer Jeff Vader) e con un’ottima qualità di registrazione, peccando però in originalità. Nell’insieme, infatti, il suono risulta molto massiccio e compatto, ricordando band come Testament o Pantera, ma ascoltando di seguito tutto il lavoro, almeno personalmente, il complesso mi risulta monotono;
chiaramente non posso fare di tutta l’erba un fascio, infatti non si può negare una nota positiva a brani come “Creation:1” o alla meravigliosa “Stephanie”, probabilmente il più azzeccato dell’intero album. L’opener “Plastric Bag” non riesce a trasmettermi nulla di concreto, neppure con l’intervento della linea melodica con voce pulita tipica del metalcore, mentre si risolleva un po’ l’atmosfera con la seguente “An Ode To Murder By Joe Doe”, che se non fosse per lo stacco digitale sembrerebbe un tutt’uno con la successiva “Crimson Skies”, già contenuta nel demo del 2010 insieme a “Creation:1” ed a “Last True Cowboy Manifesto”, che si conferma un altro brano azzeccato nella tracklist. Molto violenta e diretta “Mimic”, purtroppo succeduta dalla meno entusiasmante “For Those Who Betrayed”, a mio parere piuttosto monotona; a dare un tono completamente differente della voce di Frantic Phil troviamo “A Heartbeat”, dove la voce pulita del cantata viene affiancata in sovra incisione da quella più sporca e brutale, costituendo insieme a “Stephanie” il brano più ben riuscito del full lenght. A chiudere il lavoro troviamo come bonus track una buona cover di “Bloodline” degli Slayer rivista in modo più originale.
In conclusione: un cd compatto e deciso contenente musicisti decisamente ottimi, con un buon impatto sonoro purtroppo rovinato spesso da riff monotoni o da parti poco originali, affiancati però da brani buoni ed orecchiabili con strutture tecniche intricate ed affascinanti. Non ritengo sia una spesa inutile, dato che senza dubbio sono sicuro che questi ragazzi hanno tutte le carte in tavola per crescere molto bene e dare qualcosa di più a chi li ascolta.