Crane «Refuge» (2011)

Crane ĞRefugeğ | MetalWave.it Recensioni Autore:
theclairvoyant »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
790

 

Band:
Crane
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Titolo:
Refuge

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
Armin Schueler - vocals
Markus Escher - guitar, vocals
Christian “Tilly” Klaus - drums, vocals
Javier F. Luengo-Lopez Fernandez - bass

 

Genere:

 

Durata:
43' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Crane, band tedesca che vede dietro al microfono l’ex Railway Armin Schueler, esce con l’album “Refuse”, ricco di carica e melodia. Sin dalla opener “Able To Be Yourself” la splendida voce di Schueler spicca su tutto, sopra i riff in stile Great White, ottimamente strutturati e con linee melodiche molto orecchiabili, oltre che originali per il genere proposto. La successiva “Goodbye” è da me ritenuta uno dei punti deboli dell’album essendo piuttosto monotona e noiosa, mentre trovo senz’altro meglio la seguente “Fantasies”, contenente un bel ritornello e delle discrete linee di chitarra di Markus Escher, compositore di buoni assoli. Con “Wake Up” i toni diventano più dinamici e si realizzano appieno con la successiva “Paradise”, brano splendido che potrebbe diventare tranquillamente un cavallo di battaglia della band, così come la potente e veloce “King Of Trash”, creata appositamente per fare scatenare il pubblico. Dal sound riproposto in questo full lenght, posso sinceramente dire che i Crane hanno brani perfetti per la riproduzione in sede live; un esempio lampante ne è “If You Open Up Your Eyes”, massiccio proseguimento di “King Of Trash” che alterna riff spediti ad altri statici, per poi sfociare in un melodico ritornello molto orecchiabile. E’ ora il momento dell’immancabile ballad, il brano arpeggiato e rilassante che ogni band melodica possiede, in questo caso corrisponde al nome di “Soul II Soul” ed anche stavolta non si può fare a meno di apprezzare il meraviglioso assolo partorito dalla mente di Escher. Altro brano azzeccato per la formazione teutonica con “Riddle”, dai tempi martellanti dominati dalla parte chitarristica e perfezionati dalla voce in stile Coverdale di Schueler che segue la linea ritmica con il canto. Parlando invece di ritornelli è dovere segnalare “Capital Fascism” che, mantenendo sempre una struttura di base semplice (come generalmente è per molti dei brani contenuti nell’album), riesce a prendere l’ascoltatore emozionando e rimanendo in mente. Eccoci arrivati alla perla, o meglio una delle perle, del full lenght; sto parlando di “Love”, traccia che inizia con un arpeggio degno di un’altra buona ballad che sfocia presto in ritmi più tirati e compatti con ottimi cambi di tempo e riff originali posti con vero buon gusto, dove la voce tocca più che mai la somiglianza con il Coverdale dell’era Deep Purple. Il finale è assegnato alla discreta “One Life One Game”, anch’essa con un perfetto “sound da live” che scatena ancora energia sull’ascoltatore e sigilla quello che ritengo sia un ottimo acquisto per i fan dell’Hard Rock dettato anche da un’ottima produzione. Concludendo consiglio a scatola chiusa, se capitasse l’occasione, di vedere questa band in sede live, poiché li credo in grado di eseguire ottimi brani che possono creare divertenti atmosfere.

Track by Track
  1. Able To Be Yourself 75
  2. Goodbye 65
  3. Fantasies 80
  4. Wake Up 75
  5. Paradise 90
  6. King Of Trash 90
  7. If you Open Up Your Eyes 85
  8. Soul II Soul 90
  9. Riddle 95
  10. Capital Fascism 85
  11. Love 90
  12. One Life One Game 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 95
  • Qualità Artwork: 95
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
84

 

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