Kapolinea «1300 Bombe» (2009)

Kapolinea «1300 Bombe» | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
950

 

Band:
Kapolinea
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Titolo:
1300 Bombe

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Roby - Voce, Chitarra
Jack - Chitarra, Voce
Kappe - Basso
Julian - Batteria

 

Genere:

 

Durata:
41' 21"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Kapolinea nascono nel giugno 2006 a Varese al concerto dei Gerson e Hormonauts, ma iniziano a lavorare insieme seriamente a inizio settembre dello stesso anno con la formazione che vede insieme Roby (voce e chitarra), Jacopo (chitarra e cori), Ema (basso) e Julian (batteria). Da subito iniziano a scrivere canzoni proprie in stile punk-rock e il debutto live avviene a fine maggio 2007, accompagnati dalla demo di 5 pezzi “L'Ultima Goccia”. L'esperienza live prosegue per tutta l'estate e l'anno successivo anche attraverso la possibilità di fare da spalla ad altre bands. Nella primavera 2009 la band entra in studio per dare vita al primo album "1300 Bombe". A seguito di un cambio di line up che vede la comparsa di Kappe, la band decide di rinnovare il proprio sound mantenendo comunque uno stile punk/rock. Diamo quindi un ascolto alla fatica di questi ragazzi.
"Schiavo Della Patria e Del Lavoro" è un pezzo ben realizzato grazie all'intreccio tra una melodia semplice e un testo decisamente cinico (eppure molto concreto!), insomma un buon inizio per i Kapolinea. "Vivo al Terzo Piano" mi ha ricordato molto le Porno Riviste (altro gruppo varesino piuttosto conosciuto) e chi ha passato l'adolescenza indeciso tra il punk e il rock, probabilmente capirà questo paragone non appena metterà le orecchie su questo brano. "Contro Il Mondo" e "Senza Niente" hanno una melodia molto orecchiabile e sono sicuramente interessanti per le esibizioni live grazie al sentimento di rivolta che evocano; "Non Mi Fermare" purtroppo non rappresenta nulla di speciale, anzi risulta essere piuttosto ripetitiva e vagamente scontata nel suo insieme. "Telegiornale" inizia con un ritmo molto reagge e tranquillo, poi le sonorità tornano a essere decisamente punk rock; "Più o Meno Sobri" è un brano un po' più originale e credo potrebbe essere un buon singolo per far conoscere la band. "Contento" ha un testo un po' troppo volgare e adolescenziale per i miei gusti, diciamo che di canzoni simili ne ho sentite molte, quindi non la trovo eccezionale. Un discorso analogo lo si potrebbe fare per "Caschi Male", tuttavia questa traccia almeno rappresenta lo stile della band e ha un po' più di originalità. "P.U.I." e "Donna Rachele" (sappiamo tutti di chi si parla!) sono singoli dal sound allegro, ma riscontro ancora delle lacune relative al testo, un vero peccato perché la melodia di entrambe è ben studiata. "Danza Del Ventre", invece, è decisamente razzista, sembra che la band abbia qualcosa in sospeso con una determinata categoria religiosa, tuttavia ritengo che la musica non dovrebbe essere un mezzo per puntare il dito contro un'etnia o una religione, quindi sono costretta a bocciarla a pieni voti. "Politicanti" è un'altra song di protesta verso il nostro Stato e diciamo chiaramente che riassume piuttosto bene il pensiero collettivo italiano! "Medievale" è una canzone che si discosta dalle altre per delle parole un po' più mature, forse un po' scontate, ma comunque apprezzabili. "Occhi Spenti" conclude l'album e credo sia il pezzo che mi ha colpito maggiormente: è energico, potente, diretto.
Che dire dei Kapolinea? La loro musica è un punk con qualche sfumatura di rock. Il cd in sè non è male, in alcuni momenti l'ho apprezzato e ho riscontrato che la band ha un certo potenziale. Nonostante ciò, devo ammettere che alcune tracce sono risultate pesanti e volgari, va bene protestare, ma è necessario farlo con la giusta dose di rabbia e di argomentazioni ed evitare di cadere nell'offensivo o nel ridicolo. Per queste ragioni, non ho apprezzato molto "P.U.I." e "Danza del Ventre". Per concludere, credo che la band abbia bisogno di ancora un po' di gavetta e di tempo per maturare artisticamente e per proporci qualcosa di veramente innovativo, ma è comunque un album che potrebbe essere apprezzato dagli amanti del genere.

Track by Track
  1. Schiavo Della Patria e Del Lavoro 70
  2. Vivo Al Terzo Piano 65
  3. Contro Il Mondo 65
  4. Senza Niente 65
  5. Non Mi Fermare 55
  6. Telegiornale 60
  7. Più o Meno Sobri 65
  8. Contento 55
  9. Caschi Male 60
  10. P.U.I. 50
  11. Danza Del Ventre 30
  12. Donna Rachele 55
  13. Politicanti 65
  14. Medievale 65
  15. Occhi Spenti 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
61

 

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