The Rain I Bleed «Narcissist» (2011)

The Rain I Bleed «Narcissist» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
660

 

Band:
The Rain I Bleed
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Titolo:
Narcissist

 

Nazione:
Grecia

 

Formazione:
Mina - vocals
Nodas - guitar
Spyros - guitar
Stelios - bass
Simos - drums

 

Genere:

 

Durata:
38' 53"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Tendenzialmente quando sento l'aggettivo “symphonic” accostato alla parola “metal” parto già male e con entrambe le mani avanti, non certo per accogliere di buon grado il tutto. Esiste una ragione molto semplice per questo mio atteggiamento negativo e va ricercata nelle ultime centinaia di releases del genere degli ultimi dieci anni come minimo. I fatti parlano chiaro: tra gothic metal, symphonic gothic di qua, dark symphonic metal di là, gothic femme music e probabilmente altre decine di incroci strambi - in cui il tutto viene focalizzato sulla figura della figona di turno che il più delle volte pigola invece di tirar fuori la voce come due o tre delle sue colleghe - qui non ce la si fa proprio più. Probabilmente col senno di poi gli stessi Nightwish, Epica, Within Temptation e altri “mostri sacri” quasi vorrebbero inventarsi un genere musicale, se avessero la facoltà di poter tornare indietro di vent'anni, poco ma sicuro!
Oggi ne abbiamo un'altra: i greci The Rain I Bleed alle prese con il loro debut album dal titolo “Narcissist”. Dopo uno sguardo alla copertina dal dubbio gusto e aver appurato che si tratta effettivamente di una band che se non cambia qualcosa nei brani difficilmente potrà fare il salto o quantomeno farsi notare, ho iniziato ad avvicendarmi nel discorso generale e ne sono uscito non proprio soddisfatto. Ammetto che il mio livello di curiosità non era proprio al top, ma un ascolto si dà sempre e comunque a tutti. Spesso e volentieri sono partito male con molte band che poi sono divenute le mie preferite ergo non si può mai sapere. Nonostante il muso storto l'ascolto è iniziato bene. “The Utter Me” e “The Day After Tomorrow” sono due brani discreti con la presenza complice dell'elettronica a colmare molti divari, peccato per la voce di Mina, fiacca e stucchevole, un accostamento che non genera un contrasto interessante. “Nocturne” è una canzone molto anonima in cui potremmo vedere gli Evanescence e i Lacuna Coil fare una jam session assieme; seguono altri tre tristi episodi completamente stereotipati, in cui nulla è lasciato al caso, anzi, sembra proprio tutto costruito a tavolino nel modo più freddo e calcolatore. Improvvisamente irrompe “The Water Turns To Ice”, brano migliore del lotto, così, senza preavviso a farci notare (forse un po' in ritardo) che abbiamo a che fare con musicisti talentuosi e persino la voce di Mina risulta più matura e ordinata. Un buonissimo pezzo che ha un suo seguito con “Nightmares”, di minore fattura ma sempre gradevole. Il disco termina con “Lullaby” e si ripiomba nella mediocrità. Un freddo pianoforte e una voce per nulla convinta. Per soli quattro pezzi validi su nove intotale il disco non può che risultare limitato. Se volete potete tornare ai mostri sacri.

Track by Track
  1. The Utter Me 70
  2. The Day After Tomorrow 70
  3. Nocturne 50
  4. Eternally 40
  5. The Rain Into My Eyes 40
  6. Tearful Eyes 40
  7. The Water Turns To Ice 75
  8. Nightmares 70
  9. Lullaby 45
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 45
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
57

 

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