Neonfly «Outshine The Sun» (2011)

Neonfly «Outshine The Sun» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Shylock »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
730

 

Band:
Neonfly
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Neonfly [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Neonfly

 

Titolo:
Outshine The Sun

 

Nazione:
Inghilterra

 

Formazione:
Willy Norton - Voce
Frederick Thunder - Chitarra
Paul Miller - Chitarra
Patrick Harrington - Basso
Boris Le Gal - Batteria

 

Genere:

 

Durata:
49' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

La band si chiama Neonfly e sono inglesi, nasce nel 2008 dal chitarrista/compositore Frederik Thunder e quest'anno sono riusciti a sfornare il loro primo full-lenght, un bell'album power metal come non se ne sentivano da un po' di tempo.
Passando all'ascolto la prima traccia ci prende immediatamente, grazie al buon tiro dei riff e all'epico ritornello, il tutto molto power, non di certo innovativo, ma ben suonato e ben strutturato, molto piacevole all'ascolto, l'ascolto prosegue con The Enemy, coinvolgenti le melodie iniziali che lasciano poi immediatamente spazio alla bella voce di Norton, a tratti ricordano i nostrani Vision Divine, molto bello il bridge centrale, che coniuga bei riff ritmati potenti e melodie power, seguito poi da un buon assolo. Il brano successivo, Ship With No Sails, è il brano più lungo del cd, ma non risulta noioso grazie alla sapiente alternanza di parti veloci e lente, dove si riesce ad apprezzare appieno la voce di Norton, limpida, potente e versatile, capace di spaziare non poco con la sua estensione (specialmente nei ritornelli e nei cori a volte mi ricorda la voce di Luppi), con A Gift To Remember cambiamo leggermente registro, andando a finire in un heavy rockeggiante molto ruffiano, scorrevole, tipico brano da ascoltare in auto durante un viaggio, come sempre molto belli e azzeccati gli assoli. Con The Revenant rimaniamo sempre sull'heavy, ma con atmosfere diverse, arpeggi un po' cupi, sostenuti dalla parte ritmica grazie alla quale si mantiene comunque un bel tiro, bellissimo il bridge nella seconda metà del brano, molto evocativo e a tratti cupo. Eccoci al brano strumentale, The Ornament, pezzo dove i chitarristi riescono a sfogarsi e a darsi battaglia a suon di fraseggi ed assoli, un brano complesso ma piacevole ed entusiasmante.
Con Reality Shift ritorniamo sulla falsa riga dell'inizio, brano molto veloce e tirato, dove il batterista non risparmia di certo doppio pedale e rullate e il bassista non fatica di certo a stargli dietro, molto interessante il bridge centrale, lento, con tanto di pianoforte e viole, dove si riesce ad apprezzare appieno la voce di Norton, dove nel giro di pochi secondi passa da una tonalità bassa a un acuto alla Kiske.
Spitting Blood mette in mostra la bravura del reparto ritmico, rimanendo un bel pezzo da impatto, con riff aggressivi e ritornelli tiratissimi, Morning Star ha quel sapore orientale che si compete un po' a un gruppo power che si rispetti, sempre pregevoli gli assoli e ottimo il bridge centrale anch'esso molto orientale, The Messenger è forse il brano più bello, melodicamente parlando dell'album, molto curato, bellissima la voce di Norton accompagnata dagli arpeggi ed evocativi i riff utilizzati, il brano poi si trasforma verso la metà, velocizzandosi tirando fuori i consueti riff power a cui ci hanno abituato nei precedenti brani e chiudendo in grande stile con degli inserti orchestrali di grande impatto.
La chiusura è affidata a I Think I Saw a U.F.O., brano dai ritmi molto punk, un pezzo quasi estivo, che fa pensare un po' alle spiagge e alla voglia di divertirsi, molto coinvolgente ritmicamente e piacevole all'ascolto.
Un bel cd power indicato sia per gli amanti del genere che sicuramente non rimarranno delusi, ma anche per chi si avvicina a questo genere, i musicisti sono tutti bravi, una nota di merito a Norton con la sua voce pulita e piacevole, un gruppo sicuramente da seguire e che probabilmente farà ancora parlare di sé, magari con un altro full lenght del quale aspettiamo al più presto notizie.

Track by Track
  1. Broken Wings 75
  2. The Enemy 70
  3. Ship With No Sails 85
  4. A Gift To Remember 75
  5. The Revenant 85
  6. The Ornament 80
  7. Reality Shift 80
  8. Spitting Blood 75
  9. Morning Star 80
  10. The Messenger 85
  11. I Thing I Saw An U.F.O. 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
79

 

Recensione di Shylock » pubblicata il --. Articolo letto 730 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti