Left Spine Down «Caution» (2011)

Left Spine Down «Caution» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Mad Curtis »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
710

 

Band:
Left Spine Down
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Titolo:
Caution

 

Nazione:
Canada

 

Formazione:
Kaine Deaay - Vocals
Jeremy Inkel - Keyboards, Programming
Matt Girvan - Guitar
Galen Waling - Drums

 

Genere:

 

Durata:
1h 19' 7"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Inchinatevi ai LSD! Si può solo essere obiettivi e promuovere a pieni voti il loro nuovo lavoro. Spettacolare la produzione, la forza di quest’album li porta un paio di gradini più in alto, quanti bastano per fare il salto di qualità che finora è mancato. Dal Cyberpunk all’electro-industrial il loro passo è breve.
Caution prende vita fin dal primo brano, il gruppo canadese che recentemente cambia etichetta passando alla Metropolis Records ti aggredisce e tira fuori un sound pieno, ricco, arrangiato alla perfezione. Missano elettronica, metal, punk, drum & bass dando un filo logico e un senso all’intero disco.
L’anima del gruppo è Jeremy Inkel dei Front Line Assembly e dei Noise Unit che programma, sintetizza e plasma anche grazie al carisma di Kaine Delay le dieci tracce.
Il loro quinto lavoro rispetto ai precedenti risulta completo, forse più commerciale ma studiato nei minimi particolari; tutto è curato alla perfezione dalle voci alla parte ritmica, non tralasciando le chitarre decisamente sublimi.
Troubleshoot è un crescendo di sinth e drum machine che aprono alle chitarre che imponenti spingono al massimo la traccia voce. È un di intro al secondo brano The Truth Is a Lie, parte subito forte, ritmato, un punk arrogante che ti prende dall’inizio alla fine. Il singolo X-Ray dalle sonorità mansoniane, passando dai Nine Inch Nails con i Prodigy nel dna ti trascina con veemenza per tutta la durata della traccia. Hit and Run stupenda, colpisci e scappa che poi recita il senso dell’intero disco, uno spudorato inno alla violenza. La quinta traccia On the Other Side l’avrebbero potuta scrivere tranquillamente i NIN, ottima prova anche qui, una “electro-ballad” melanconica, piena di rabbia. Ruba una macchina e scappa accendi lo stereo, c’è Stolen Car, la colonna sonora perfetta per fuggire dalla polizia. Forse From Thirty to Zero non è il brano di punta del disco, ma è di piacevole ascolto; introduce Overdriven, con sonorità Cyberpunk e un ritornello Alternative Rock con influenze Garage, gran bel pezzo, orecchiabile, ritmato, rimane impresso. A chiudere Nothing to Fear quasi un invito a non aver paura di tutto ciò che finora ti hanno comunicato. L’ultimo brano Caution che da il titolo al lavoro è un outro melanconico di 32minuti che corona perfettamente il disco.

Track by Track
  1. Troubleshoot 90
  2. The Truth Is a Lie 90
  3. X-Ray 95
  4. Hit and Run 90
  5. On the Other Side 85
  6. Stolen Car 95
  7. From Thirty to Zero 85
  8. Overdriven 90
  9. Nothing to Fear 85
  10. Caution 95
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 100
  • Qualità Artwork: 90
  • Originalità: 95
  • Tecnica: 100
Giudizio Finale
92

 

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