Ancestors «Invisible White» (2011)

Ancestors «Invisible White» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Shylock »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1232

 

Band:
Ancestors
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Titolo:
Invisible White

 

Nazione:
Stati Uniti

 

Formazione:
Justin Maranga - Guitars, Vocals
Nick Long - Bass Guitar, Vocals
Jason Watkins - Organ, Piano, Electric Piano, Mellotron, Vocals
Matt Barks - Moog & Modular Synths, Guitar, Vocals

 

Genere:

 

Durata:
30' 0"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Quest'oggi l'ascolto è dedicato agli Ancestors, una band d'oltre oceano, precisamente di Los Angeles, formatasi nel 2006 e ritornata nel 2011 con il suo ep Invisible White.
L'ep è composto da solamente 3 brani, ma ha una durata di una mezz'ora buona, causa il genere molto pinkfloydiano, apprezzabilissimo, che ci riporta indietro nostalgicamente e in un dolce viaggio nei lontani anni '70 quando il progressive e lo psychedelic avevano preso forma grazie a grandi nomi come i King Crimson, i Pink Floyd.
Invisible White è una mezz'ora di viaggio, da godersi in assoluta tranquillità, magari distesi su di un letto, magnifiche le atmosfere ricreate nei brani, all'altezza di maestri come Gilmour o, per citarne uno più vicino a noi, o come Akerfeldt.
Bellissima la parte introduttiva/strumentale di Invisible White, con arpeggi molto delicati, lenti e melodie appena accennate, che vanno, vengono e si sovrappongono, creando atmosfere sensazionali, molto suggestivo e azzeccato il cantato.
Stupenda Epilogue, un brano che ripesca a grandi mani varie influenze del rock progressive e psichedelico degli anni '70, dove si possono scorgere assoli degni dei grandi maestri dell'epoca, ottimo l'utilizzo del piano e dei synth, che fanno spesso da tappeto e reggono le atmosfere in modo egregio, da segnalare, in questo brano, l'assolo che inizia intorno all'ottavo minuto d'ascolto: sublime.
Sempre articolati e azzeccati sono i passaggi tra una parte e l'altra dei brani e gli intrecci di strumenti e atmosfere, merito di musicisti degni di esser chiamati tali.
Con questo ep gli Ancestors hanno riportato alla luce e in modo egregio un genere molto difficile e un po' scomparso col tempo, un ep che non dovrebbe mancare a ogni appassionato del genere.

Track by Track
  1. Invisible White 80
  2. Dust 75
  3. Epilogue 90
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
81

 

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