Skirmish «Through the Abacinated Eyes» (2011)

Skirmish «Through The Abacinated Eyes» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Barbaro »

Recensione Pubblicata il:
--

Band:
Skirmish

Titolo:
Through the Abacinated Eyes

Nazione:
Finlandia

Formazione:
Jani Niskanen - Vocals
Mikko Kupiainen - Guitar
Kalle Raijonkari - Bass, Vocals
Waltteri Vayrynen - Drums (session member)

Genere:

Durata:
40' 0"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2011

Etichetta:

Distribuzione:
---

Agenzia di Promozione:
---

Recensione

Non mi stanchero’ mai di apprezzare i paesi scandinavi per quello che hanno prodotto musicalmente finora, la Finlandia poi e’ la regina di questa realta’ e per decenni ha saputo accontentare tutti, ma proprio tutti i tipi di ascoltatore. Nell’ambito metal, ci sono per esempio gli Skirmish che sono una band relativamente giovane e che dal 2005 ad oggi ha prodotto svariate uscite di demo ed EP e che quest’anno e’ arrivata a produrre il suo primo full length: Through the Abacinated Eyes.
Il disco, nel suo complesso e se estrapolato da tutto cio’ che musicalmente gli e’ attorno, non e’ malvagio, ma se chi lo ascolta conosce il genere al quale si rifa’ non puo’ non sentire odore di California. Chi lo suona ha pescato molto dalle band di quella zona geografica creando un prodotto che, benche’ arricchito da alcuni elementi personali, risente di questo fattore. L’ascolto, a volte, diventa ridondante con effetti sonori di de-ja vu, soprattutto nei riff che in alcune parti hanno davvero poco di originale.
Purtroppo, il lavoro della copertina e’ troppo approssimativo per i miei gusti anche se riconosco di essere troppo viziato sotto questo aspetto e ultimamente sono davvero pochi i lavori che mi incuriosiscono o mi soddisfano.
La produzione e’ un po’ troppo cruda e asciutta, anche se questa prerogativa alla fine diventa qualita’ e riesce nel risaltare gli strumenti sia nella parte ritmica che in quella melodica.
Nel complesso si puo’ apprezzare l’ascolto di pezzi come Conquest, Mystery in a Blazing Dream e Death Beyond che risaltano a mio parere su un album dalle alte potenzialita’ ma che si deve scrollare di dosso la crusca dei limiti fatta dell’attaccamento ai big.