Nefacio «Lauf!» (2011)

Nefacio «Lauf!» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
MORO MOU »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Nefacio

Titolo:
Lauf!

Nazione:
Germania

Formazione:
Baba Hail :: Vocals, Drums, Bass
Guest Line-up:
Bodenski, Der Morgenstern, Buzz Dee, Marcus Van Langen

Genere:

Durata:
51' 18"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2011

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Ed eccomi di nuovo alle prese coi tedeschi, nuovamente con la loro vena folk.
Dietro Nefacio si nasconde il master mind Baba Hail, che esordisce con questo “Lauf!” presentato come un
concept medieval/folk rock ambientato alla fine del 14esimo secolo. La storia è quella di un boia che eredita la carica dal padre (com’era in uso nel tempo) ma fa di tutto per sfuggire al suo ingrato compito. Finchè, perdonato ma bandito, si avventura verso un nuovo destino ai margini della società insieme ad una presunta strega.
Il disco si apre con un lungo dialogo, preludio alla storia che si sta per raccontare. Nonostante i 16 brani la durata totale è accettabile, essendo tracce tutto sommato brevi; in parte musicali, in parte narrative e tutte in tedesco.
La voce pulita del nostro è piuttosto cruda, graffiante in certi momenti (non solo per una questione linguistica) e troppo spesso tendente al parlato... per scelta, ritengo. Mentre è senza alcun dubbio voluto il fatto di ridurre la strumentazione all’osso: basso quattro corde e batteria, suonati da Nefacio in persona.
Nessun particolare orpello fra gli arrangiamenti, nessun richiamo al medioevo con strumenti antichi, la chitarra concede solo brevi apparizioni, così come le seconde voci femminili. Solo un paio di brani richiamano vagamente il folk, per il resto è tutta una narrazione prog/rock.
Nefacio tradisce una vocazione particolare per la teatralità, per il discorso, rimpinguando il suo “Lauf!” di parti in cui vari personaggi scandiscono la storia tra una traccia e l’altra. Idea di per se interessante, che se ben architettata può concedere prospettive interessanti fra immaginazione e musica. Tuttavia si tratta di scene delle quali io, non conoscendo il tedesco, non posso afferrare la profondità.
Purtroppo l’ambizione di utilizzare per un concept una strumentazione così ridotta non è supportata da quegli sprazzi geniali e creativi che potrebbero rendere davvero notevole l’opera.
Nefacio sembra piuttosto convinto del proprio lavoro, direi che lo sono meno io.
Sarà che la produzione mi lascia a desiderare, sarà che la lingua tedesca mi tiene ai margini del mondo musicale proposto, ma fatto sta che non mi sento di promuovere “Lauf!” a pieni voti. Nonostante l’idea plausibile, nonostante lo sforzo del concept, nonostante l’ambizione generale, nonostante le digressioni teatrali...