Dirty Shirt «Different - Revolution» (2004)

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Autore:
Heresy »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Dirty Shirt

Titolo:
Different - Revolution

Nazione:
Romania

Formazione:
Dan Rini Craciun - voce
Mihai Tivadar - synth
Dani Prikop - chitarra
Cristi Balanean - chitarra
Pal Novelli - basso
Vlad Toca - batteria

Genere:

Durata:
41' 0"

Formato:

Data di Uscita:
2004

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Dirty Shirt è il nome di un progetto rumeno formatosi nel 1996 che tra l'altro vede coinvolti alcuni musicisti dei Rhetorica, già recensiti tra queste stesse pagine. Al contrario dei Rhetorica però, che hanno da poco sfornato un disco piuttosto interessante e più che discreto, il presente CD dei Dirty Shirt (composto da "Different", demo del novembre 2004, e da "Revolution", altro demo del marzo dello stesso anno) è probabilmente quanto di più improbabile e sconclusionato mi sia capitato di sentire da un po' di tempo a questa parte. In quasi tre quarti d'ora di musica abbiamo infatti la techno con sopra chitarre distorte tipicamente metal (come in "Bitch"), beats electro, canzoni rock melodico col piano ("Loneliness"), pezzi tendenti al gothic metal come lo stacco centrale di "UB", canzoni rumene per bambini ("Noapte Buna"), pezzi definiti "industrial" o "alternative" ma che con l'industrial o con l'alternative non hanno proprio nulla a che vedere... Insomma, in questi undici pezzi si trova praticamente un mix di tutto, che però alla fine non porta da nessuna parte. Certo, si potrebbe apprezzare la varietà delle influenze dei Dirty Shirt, ma almeno personalmente trovo che alla fine dell'ascolto si rimanga solo confusi e senza che nulla di tutto ciò abbia per davvero lasciato il segno in qualche modo... In questo caos da notare il discreto utilizzo delle voci, maschile e femminile, che si adattano a ogni diverso momento.
In conclusione, nonostante il successo ottenuto in Romania (a quanto si legge dalla bio), non vedo quanto potrebbe interessare una tale proposta musicale dalle nostre parti. Spero solo che i Dirty Shirt possano in futuro trovare una propria direzione musicale invece di continuare con questo confuso calderone di stili!