AA.VV. «Colpo Di Stato/disobbedienza» (2011)

Aa.vv. «Colpo Di Stato/disobbedienza» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Just Rage »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1147

 

Band:
AA.VV.
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Titolo:
Colpo Di Stato/disobbedienza

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Punkaos:
Alex :: Vocals, Guitar
Dom :: Bass
Franks :: Drums
Pako :: Guitar

Punkake:
Simone :: Vocals
Matteo :: Bass
Francesco :: Guitar
Federico :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
53' 26"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Cosa accade quando la Nomadism Records decide di mettere insieme due band emergenti della scena punk/rock?

Il risultato è “Colpo di stato/Disobbedienza”, un condensato di ska punk e tematiche hot topic che fanno riferimento ad una società ormai marcia.
Ad aprire l’album sono i catanzaresi Punkaos, band attiva già da qualche tempo, che attraverso un sound sicuro e graffiante sferra un primo attacco contro l’abusivismo edilizio. Consumo edilizio prepara infatti il terreno per le successive tracce che si susseguono incalzanti e coinvolgenti. Nessuna Proibizione è il pezzo di spicco, contraddistinto da quella foga tipica del punk, ribelle per definizione, che ha tutte le potenzialità per far scatenare chi è in ascolto.
In chiusura Non c’è più religione e Ultimo Istante sono i brani più densi di rabbia, che tuttavia si rivelano con riff la cui asprezza non riesce ad equiparare la polemica corrosiva delle liriche.

E’ la volta dei Punkake, gruppo relativamente più giovane, ma con ottime potenzialità.
Si parte con Nuove Band che muove una critica pungente ed azzeccatissima al mondo della musica piegato al “dio denaro” per entrare con Antifà nell’essenza antifascista del gruppo, gridata da una voce graffiante e fomentata.
NO! abbassa il livello raggiunto dai primi due brani: solo una delle tante canzoni di protesta che non può contare nemmeno su un sound interessante.
Win for Life martella un ritornello semplice ma di effetto mentre Occupazione vince bene per l’intro ma si rivela niente più che un inno da manifestazione.
Probabilmente Bambina, brano che chiude questo split, è un po’ quello che manca ai Punkaos: contenuto non impegnativo e voce rockeggiante, forse rischia di risultare noioso già dopo il terzo ascolto ma è fondamentale per spezzare la staticità di liriche orientate esclusivamente alla protesta.

Due gruppi sicuramente validi: i Punkaos si distinguono per i ritmi più vivaci che rendono l’ascolto meno spigoloso, ma manca una venatura marcatamente hardcore; i Punkake risultano più acidi e incazzati, ma mancano forse di originalità, di quel qualcosa capace di fare la differenza.
Nel complesso si tratta di band rappresentative nel loro genere ma ancora troppo rinchiuse negli stereotipi del punk italiano.

Track by Track
  1. Consumo Edilizio 60
  2. Colpo di Stato 65
  3. Servizio Militare 55
  4. Il Politicone 65
  5. Ladro Barbone 55
  6. Nessuna Proibizione 70
  7. Non C'è Più Religione 70
  8. Permesso di Soggiorno 50
  9. Ultimo Istante 65
  10. Nuove Band 70
  11. Antifà 60
  12. No! 40
  13. Win for Life 70
  14. Occupazione 50
  15. Il Nano 65
  16. Schiavo delle Ore 60
  17. Tagliati i Capelli 50
  18. Bambina 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
61

 

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