Halcyon Way «IndoctriNation » (2011)

Halcyon Way «Indoctrination» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
carnival creation »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Halcyon Way

Titolo:
IndoctriNation

Nazione:
Usa

Formazione:
Steve Braun :: vocals
Jon Bodan :: guitars
Zane :: guitars
Kris Maltenieks :: bass
Ernie Topran :: drums

Genere:

Durata:
40' 34"

Formato:
EP

Data di Uscita:
2011

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

L’EP “IndoctriNation” è il più ovvio e naturale seguito del precedente album “Building The Towers” (2010) dei progsters americani “Halcyon Way” che possiamo considerare come i fratelli minori dei noti Fates Warning e di tutta la scena “technical heavy metal” come Queensryche e similari.
Inserirli nel calderone del progressive metal, benché rappresenti una mossa riduttiva ed in un certo senso quasi ingiusta per la band, mi sembra, tuttavia, l’azione più appropriata per catalogarli quanto a sonorità avendo per le mani l’ennesima conferma di un gruppo che, oltre a saperci davvero fare con gli strumenti e sul pathos interpretativo del singer, ha saputo portare la sua musica nel mondo.
Certo, non saranno l’apice dell’originalità ma hanno personalità da vendere ed emozioni da regalare a chi ascolta i loro brani, intarsiati ed impreziositi di tutti quegli elementi che vanno dall’heavy metal melodico ottantiano a severe incursioni death metal sui pesanti e rocciosi growling che saltano fuori fin dallo scorso disco.
In “IndoctriNation” sono contenute cinque nuove canzoni, una versione “radio edit” della stupefacente “The age of Betrayal” apparsa in “Building The Towers” in modo più esteso ed una cover degli Steel Dragon, “Stand Up”, qui rappresentata al meglio della tecnica e restituitaci in modo semplicemente convincente.
L’unica ma intransigente nota di demerito da parte mia va nel remix in chiave simil-industrial del brano “The System” (sempre apparso sullo scorso “Building…”) qui, tuttavia, riportata, a mio avviso, nel peggiore dei modi: fredda, scostante e assolutamente in disaccordo con la qualità dei pezzi presentati fino a quel momento. Assolutamente da cancellare questo episodio.
Se togliamo l’ultima e orribile traccia dell’EP, questo, signori miei, è proprio una bomba! Ennesima conferma di una grande band. Al prossimo album allora!