Mahavatar «Go With the No» (2005)

Mahavatar «Go With The No» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Painkiller »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
957

 

Band:
Mahavatar
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Titolo:
Go With the No

 

Nazione:
U.s.a.

 

Formazione:
Lizza Hayson :: Vocals
Karla Williams :: Guitar

 

Genere:

 

Durata:
35' 27"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2005

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Mahavatar, sono un duo tutto al femminile, composto dalla chitarrista jamaicana Karla Williams e dalla singer di origine israeliana Lizza Hayson, che ci propongono una musica versatile e coraggiosa, che non dà punti di riferimento durante l’ascolto e che viaggia tra diverse correnti musicali, spaziando dal trash/hardcore di gruppi come i Biohazard a sonorità che sono vicine al gothic e al new metal. Dopo svariati demo, che hanno già incontrato i favori da parte della stampa specializzata, il duo pubblica questo loro primo lavoro sulla lunga distanza, “Go With the No”, che è composto da 8 canzoni, che riescono nell’intento di esplorare diversi territori musicali, cercando di tirare fuori dal buco un sound possente ma innovativo. Appare evidente sin dal primo ascolto del disco, la capacità della cantante, che riesce a spaziare tra le parti urlate (e a volte è perfino difficile accorgersi che è una donna a cantare) e le parti piu soft e sensuali, che riescono anche a fornire una maggiore orecchiabilità al sound delle ragazze. Anche la Williams non delude mai e riesce sempre a piazzare dei riff adeguati e potenti che costituiscono il telaio musicale delle vari track. Tirando le somme, ed essendo ben coscienti che un esame che riguardasse le singole canzoni, sarebbe riduttivo per il valore dei Mahavatar, ci limitiamo a citare quelle che ci sembrano maggiormente degne di attenzione. Tra queste sicuramente spiccano “Cult” e “Raw”, che alternano feroci attacchi cari al new metal più aggressivo, a cantilene melodiche che danno alle suddette canzoni un fascino particolare; non può passare inosservato nemmeno il drumming potente e modernista di “By the Numbers”, che rappresenta a mio parere il migliore episodio del disco, con il suo incedere intrigante; ancora dobbiamo citare “Open Your Minds”, in cui il gruppo riesce a creare una canzone, che senza scandalizzare nessuno ha un aspetto maggiormente dedicato a conquistare il mercato mainstream; in ultimo, io non scorderei “Anger”, che con il suo accenno psichedelico e con il suo ritornello macina timpani rappresenta uno dei migliori episodi del disco. Inoltre non bisogna dimenticare, l’ottimo lavoro fatto dai tre musicisti, che hanno accompagnato e supportato le due rock-girl, i tre hanno compiuto veramente un ottimo lavoro, anche se non hanno mai messo in secondo piano la bravura della cantante e della chitarrista. Un disco, che è una scelta obbligata per chi adora quelle produzioni che mettono in primo piano la voglia di suonare qualcosa di nuovo, mentre per gli altri è consigliato un ascolto preventivo.

Track by Track
  1. Cult 75
  2. By the Numbers 80
  3. Raw 75
  4. Open Your Minds 75
  5. Psychos 60
  6. Deep Cobble 65
  7. Anger 80
  8. The Time Has Come 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
73

 

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