Everflow «Abandoned » (2011)

Everflow «Abandoned» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
844

 

Band:
Everflow
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Titolo:
Abandoned

 

Nazione:
Grecia

 

Formazione:
Mark Valavanis :: Vocals , Keyboards
Dimitris Tairidis :: Guitars
Dimitris Dounas :: Guitars
John Chatzigiannis :: Bass
John Nalbandis :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
1h 5' 54"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Tutti coloro che adorano il sound dell’Heavy/Power Metal maggiormente improntato sul Progressive troveranno piacere nel dare un’occasione ai greci Everflow.
La band, pur rappresentando la continuazione di quel sound a la Queensryche, Fate Warning, Crimson Glory, Heir Apparent etc. riesce a far capire che c’è molto di più sotto la loro scorza dura di un genere affrontato da molti.
In primo luogo rimandano anche a quel vecchio AOR anni 80 portato a ritmiche più Heavy poi riescono a riempire i brani con sonorità assolutamente eleganti e raffinate arrivando a risultare addirittura pompose in ogni canzone per un esito che soddisfa a pieno anche perché le eccezionali doti canore del singer Mark Valavanis non lasciano dubbi riguardo la sua ferra posizione rilevante nella band. Lui fa il massimo, è ispirato e si vede (o meglio, si sente) ma è aiutato anche da eccellenti chitarristi (Dimitris Tairidis e Dimitris Dounas) e da continue e, forse talvolta troppo dirompenti, tastiere indirizzate maggiormente su suoni orchestrali (archi, flauti, tappeti, pad e pochi sintetizzatori).
I ritmi a volte tendono ad incepparsi per cui la sezione che riguarda la doppia cassa, in qualche occasione, sembra traballante ma, in mezzo a tanti suoni processati come si deve, si può anche soprassedere, del resto non danneggia il valore di “Abandoned”.
Nota personale: il platter è troppo lungo di durata e questo rappresenta un malus non indifferente, seppur sia un album estremamente intenso. Sembra indirizzato più ai fanatici del genere che ad un pubblico vario, infatti non è il massimo quanto a fruibilità. Sarà la produzione (buona per altro!) che tende a ingrassare moltissimo i suoni delle tastiere lasciando alla batteria ed al basso quasi sparito il compito di portare sul groppone tale peso. Le chitarre si salvano così come la voce ma, dato che le prospettive degli Everflow, erano quelle di spingersi su lunga distanza, avrebbero di certo potuto abbassare un po’ il volume delle tastiere, del resto le potenzialità del gruppo non riguardano certo né synth, né altri suoni orchestrali a mio avviso. E’ strano a dirsi ma forse spegnendo un po’ il sound si potrebbe giungere ad un equilibrio.
“Abandoned” resta un album tutto sommato valido a prescindere dalle mie elucubrazioni mentali, questo è certo.

Track by Track
  1. Cry 75
  2. Soiled 70
  3. Sunsetter 70
  4. My Disaster 70
  5. Genius 75
  6. A Dream Within A Dream 60
  7. Forgive Me 65
  8. Mindtrap 70
  9. A Piece To Destroy 65
  10. Through The Mirror 80
  11. Back To Nowhere 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
70

 

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