Innosense «Outcast» (2011)

Innosense «Outcast» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
858

 

Band:
Innosense
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Titolo:
Outcast

 

Nazione:
Grecia

 

Formazione:
Vasilis Georgiou :: Vocals
Aristotelis Papageorgiou :: Guitars
Nikos Tsiogas :: Keyboards
Vasilis Liakos :: Bass
Michalis Maroulis :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
45' 46"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Dopo la demo datata 2007 “Life” ecco giunto il debut-album “Outcast”. Il Progressive Metal dei greci Innosense appare fin da subito interessato ad affrontare un tipo di proposta basata soprattutto sulla dolcezza e sulla melanconia facendo larghissimo uso di suoni tutto sommato “angelici” e benigni. C’è energia e ritmo ma non si arriva praticamente mai a tentare la strada della violenza, i nostri restano, per così dire, sempre a cavallo tra riff Heavy moderni, tempi dispari, eclatanti assoli di chitarra e tastiera e sonorità anche derivanti dal mondo del Gothic Rock/Metal melodico (“Seasons Of Oblivion”).
L’eccezionale talento interpretativo del singer Vasilis Georgiou è perfettamente distribuito tra le dieci tracce che vanno a formare un full-lenght su larga scala e dalla buona musicalità.
Nulla di particolarmente eccezionale che non mi fa certo gridare al capolavoro ma “Outcast” si lascia ascoltare tranquillamente da inizio a fine risultando un ottimo disco da atmosfera con tanto romanticismo, passione e amore. E’ un lavoro basato su dolcezza e sufficiente tecnica, piuttosto maturo per una band tutto sommato nuova del settore, ma già possiamo tranquillamente annotarli tra le nuove proposte del Progressive Metal melodico più interessanti, insieme ai loro “colleghi” polacchi Terminal, con cui in effetti condividono, non volutamente, il tipo di imprinting musicale, richiamandoli più volte oltre che leggerissimi echi dei Katatonia più energici e dei nostrani DGM meno pomposi nei suoni e nelle ritmiche.
Alle lunghe potrebbe risultare noiosetto per via delle incessanti tonalità minori e della generalità praticamente sempre uguale con cui i nostri hanno progettato il platter ma, per i veri appassionati, questo non sarà certo un ostacolo.
“Outcast” non sarà il disco Prog Metal migliore del 2011 ma di certo, quanto a tranquillità d’ascolto, se la cava piuttosto bene, essendo stato costruito da musicisti eccellenti dotati di non indifferenti doti compositive.
Certo, per raggiungere la perfezione occorre qualcosa di più impegnativo ma per il momento, come debut-album non ci si può certo lamentare. Discreto disco.

Track by Track
  1. On And On 70
  2. Revolution Rise 75
  3. The Cradle Of My Soul 70
  4. Mystify 75
  5. At The Edge Of The World 65
  6. Seasons Of Oblivion 70
  7. The Fall 70
  8. Where Darkest Thoughts Prevailed 60
  9. Utopia 60
  10. Release 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
69

 

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