Caelestis «When The Moon Dreams» (2011)

Caelestis «When The Moon Dreams» | MetalWave.it Recensioni Autore:
susie ramone »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2166

 

Band:
Caelestis
[MetalWave] Invia una email a Caelestis [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Caelestis [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Caelestis [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Caelestis [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Caelestis [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Caelestis [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Caelestis

 

Titolo:
When The Moon Dreams

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Cataldo Cappiello: Chitarra, Voce, Programmazione

 

Genere:

 

Durata:
45' 25"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Melodie di pianoforte limpide, ricercate, ipnotiche costituiscono il tessuto sonoro per la sperimentazione math rock di Caelestis. Che sfocia in inserti ritmici cangianti, nei synth originali e decadenti e nei delay tipicamente post-metal. E' il "diario di viaggio" in musica creato da Caelestis appunto, nome d'arte per Cataldo Cappiello. Artista che ha intrapreso, partendo dall'ambient dei due album precedenti, un percorso sperimentale solista verso gli sfaccettati mondi del post black metal con l'EP "When the Moon Dreams". Attraverso una poetica musicale che immerge il fruitore in dimensioni oniriche, Caelestius esprime delicate, malinconiche e celestiali dimensioni di luce (e ombra) oltre che il mistero degli universi paralleli. "When the moon dreams" inizia con l'omonima sinfonia strutturata su una melodia pulita di pianoforte su cui si innesta un avvolgente black metal elettronico e post-ambient. Attraverso spirali di synth, progressivi e continuamente mutevoli, che si consumano in un effetto assordante alla fine del lungo brano. Ancora più sofisticata risulta "Artificial Ghost (Part I)", una song più post-ambient in cui è possibile percepire l' embrione industrial del futuro progetto musicale che il napoletano Caelstis sta preparando per il 2012. Evanescente è l'atmosfera creata in questo brano con inserti leggeri di synth. Incisivi e graffianti risultano gli effetti creati dall'uso originale dei piatti di batteria, sempre sposati all'uso classico del pianoforte, lo strumento-base adoperato da Caelestis. Così come in "Artificial Ghost (Part II)", melodia sperimentale in cui domina la disarmonia-armonica dei synth e la varietà della ritmica. Qui i tocchi delicati al piano si fondono, in una sintesi straordinaria, con distorsioni - sempre di pianoforte - così peculiari da sembrare chitarre elettriche. Il delay del piano, così come la varietà delle sperimentazioni ritmiche, sono preponeranti nel quarto brano "Cold Parenthesis". Che conduce alla splendida "Afterrain": una sinfonia bella, ispirata, celestiale, che esprime il risveglio e la magnificenza della natura descrivendo orizzonti di melancholic metal. Si passa così all'onirica e suggestiva State of Mind, basata su scale classiche di pianoforte con le immancabili sperimentazioni ritmiche, per poi arrivare a "Ice Tears". Anche questa song intensa, particolarmente malinconica e decadente. Solo synth, senza batteria. Chiude - in grande stile - l'album di Caelestius "Open Parenthesis", melodia celestiale che sembra raccontare in musica, nella sua limpida semplicità, il progetto aperto dell'esistenza.

Track by Track
  1. When the Moon Dreams 75
  2. Artificial Ghost (Part I) 80
  3. Artificial Ghost (Part II) 85
  4. Cold Parenthesis 75
  5. Afterrain 90
  6. State of Mind 90
  7. Ice Tears 85
  8. Open Parenthesis 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
84

 

Recensione di susie ramone » pubblicata il --. Articolo letto 2166 volte.

 

Articoli Correlati

News
Live Reports
Concerti