Alkerdeel «Morinde » (2012)

Alkerdeel «Morinde» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
865

 

Band:
Alkerdeel
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Titolo:
Morinde

 

Nazione:
Belgio

 

Formazione:
Pede :: Vocals
Pui :: Guitars
WQ :: Bass
Nieke :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
41' 46"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Alkerdeel vengono dal Belgio e fino al 2008 hanno prodotto una demo “Luizig” e un EP, “De Bollaf” di cui la prima release altro non era che una serie di jam sessions semi-improvvisate in un garage con batteria, chitarra e voce poi, con l’ingresso del bassista WQ (Serpentcult) la formazione si è stabilizzata e il conseguente full-lenght, datato 2010, “De Speenzalvinge” può essere considerato il primo vero lavoro in larga scala il cui opportuno seguito è questo “Morinde”, presto sugli scaffali dei negozi.
La proposta non è di facile catalogazione poiché gli Alkerdeel sono una di quelle band che usano il Black Metal semi-smontato di tutte le atmosfere del classico tipo e vengono distillati da esso solamente le ritmiche, le equalizzazioni tipicamente lo-fi e il mood delle voci, con urli e disperazione disumani.
I nostri devono molto anche allo Sludge, al Dark Ambient più marcio e al proto-Drone Doom degli Earth e di certo questo lavoro è indirizzato maggiormente a tutti quegli amanti dei Burning Witch, Darkthrone (“Horsesaw” sarà una piacevole sorpresa) e anche Wolves In The Throne Room.
I 41 minuti di “Morinde” sono claustrofobia pura e composizioni alquanto lunghe (“Du Levande” supera i venti minuti di durata) per cui non è possibile che l’intera scena musicale Metal riesca a digerire a prima botta tutta questa mole di devastazione e atmosfere lugubri e malsane, direi, più che altro, che si tratta di musica di nicchia sublimata per essere tale e di certo il visionario contenuto in ogni nota non aiuta la fruibilità per cui occorrono più di un ascolto anche solo per avvicinarsi un minimo. Ciò non toglie assolutamente che si tratti di musica d’autore, non particolarmente ragionata ma frutto di lunghe sessioni –anche di improvvisazione- in cui i mostri insani della mente prendono vita in un vortice di danze irripetibili.
Ho apprezzato molto ma sinceramente, prima di ritornare ad un ascolto di “Morinde” avrò bisogno del mio tempo di ripresa; è un disco che vale ma è davvero dura districarsi in quel susseguirsi di buio.

Track by Track
  1. Winterteens 70
  2. Horsesaw 70
  3. Hessepikn 70
  4. Du Levante 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
70

 

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