AA.VV. «Permixtio/Ethere (Split)» (2011)

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Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1488

 

Band:
AA.VV.
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Titolo:
Permixtio/Ethere (Split)

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Permixtio:
Umbra: All Instruments And Vocals

Ethere:
Ethere: All Instruments And Vocals

 

Genere:

 

Durata:
32' 10"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

La seconda uscita in questione proposta dalla Novecento produzioni riguarda uno split tra due side projects di membri dei nostrani Strix, e per la precisione il chitarrista Umbra come unico componente dei Permixtio, e il bassista che invece si prende cura del progetto Ethere. Il piatto, vista la bravura degli Strix, è abbastanza succulento e sembra promettere bene, e soprattutto sappiamo già di aspettarci da entrambe queste bands un black metal abbastanza minimalista e di stampo norvegese.
Beh, in poche parole, sì senz’altro, ma non aspettatevi scintille dal progetto Permixtio, che occupa i primi tre brani della tracklist. Questo progetto non è da buttare, ma delle tre canzoni qui contenute, che poi sono solo due più intermezzo, soltanto “Innalzamento Divino” riesce a convincerci con un brano forse un po’ cliché e già sentito, ma comunque ben fatto e costruito, che dopo una prima parte lenta e un intermezzo, si sfoga e parte veloce, mentre l’opener “Epidemia” non convince: parte benissimo con un ottimo riff cattivo che ricorda addirittura il nero negativismo del primo disco degli Ondskapt, salvo poi calare di tono con un secondo riff meno convincente e una chiusura sfumata del brano troppo anticipata. Questo lotto di canzoni non è da buttare, ma è chiaro che sia l’esiguità della proposta (11 minuti), l’intermezzo francamente poco rilevante, il feeling di “già sentito” sempre presente su questo cd e alcune ingenuità ci lasciano il bisogno di risentire a nuova fatica discografica i Permixtio per poterli inquadrare meglio.
Ethere è migliore: solo 2 canzoni per quasi 18 minuti di black metal evocativo, lento e spesso tastierizzato, sulla scia dei primissimi Dimmu Borgir e forse anche in parte debitore dei primissimi Negura Bunget, con un mood delle canzoni identico tra loro e tuttavia affascinante, un ottimo uso delle tastiere e delle atmosfere, ed anche dei brani probabilmente molto classici e basilari, ma nondimeno riusciti. Certo, a Ethere manca forse un po’ di rabbia che avrebbe reso questa parte dello split egregia, tipo qualche ripartenza rabbiosa o qualche riffone più tipicamente metal che sia i Dimmu Borgir sia i loro compagni di etichetta, gli Infamous, hanno saputo mettere. Ciò avrebbe reso le canzoni più dinamiche e incisive, ma tant’è, che comunque non è male.
Tirando le somme: sei a Permixtio, sette a Ethere. Uno split carino, probabilmente non imprescindibile, ma che comunque ci permette di tastare il posto dell’underground black nostrano, il che non fa male mai.

Track by Track
  1. Permixtio - Epidemia 60
  2. Permixtio - Melancolia in requie 60
  3. Permixtio - Innalzamento divino 65
  4. Ethere - Ode all’inverno 70
  5. Ethere - Lux aeterna 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
65

 

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