Planethard «No Deal» (2012)

Planethard «No Deal» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Morgan71 »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2735

 

Band:
Planethard
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Titolo:
No Deal

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Marco Sivo - Vocals
Marco D'andrea - Guitars
Alex Furia - Bass Guitar
Stefano "steve" Arrigoni - Drums

 

Genere:

 

Durata:

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ed è in una fredda e buia notte che mi trovo a recensire "No Deal" il secondo lascito della band milanese Planethard.
Salta subito all'orecchio l'ottimo lavoro svolto in produzione, ottimi i mix dal sound californiano, le sonorita ricordano un po' "Bad Snakers and Pina Colada" degli Hardcore Superstar...questa band è decisamente nelle mie corde!
L'opera si apre con "Ride Away", una track moderna che porta con se un bel carico emotivo; il ritornello ha degli ottimi intrecci vocali che mi accapponano la pelle. Marco Sivo sa' come entusiasmare ed intrattenere, mi piace.
"This World" e "Abuse" hanno un tiro molto Velvet Revolver con dei fantastici riff di chitarra che aprono a degli ottimi groove di basso e batteria. This is Rock and Fucking Roll Babe!!!
"To Tame My Self" è la prima ballata dell'album, scorre piacevolmente. Risalta molto il lavoro della band nella scelta dei suoni a mio parere decisamente azzeccati. "Mass Extermination" ne è solo la conferma!
Ottimo il lavoro di Marco D'Andrea che da una bella intensità a tutti i pezzi.
Un inaspettato Tremolo accompagna le prime note di "Empty Book Of Friends" che, dopo Ride Away, si aggiudica il titolo di mia canzone preferita. Quest'italianissima band sa' il fatto suo.
Bellissima anche "Until Tomorrow Comes" anche se ricorda un pò i primi Bon Jovy imbastarditi da anni di distorsioni più pesanti.
L'album chiude con "No Reason to Lie" e sono veramente contento che mi dicano che non c'è ragione di mentire perché non dovrò inventare scuse per recinsire un pessimo lavoro come spesso capita. Finalmente mi trovo a contatto con un'altra realtà che merità di essere presa in considerazione.
Penso che questa sia una band che si farà sentire negli anni a venire in quanto ha un talento che si sente raramente in italia.

In conclusione: un ottima produzione questa dei Planethard, che a mio avviso si guadagnano un posto nell'olimpo underground...almeno a mio gusto!!! Se proprio gli si vuole contestare qualcosa si potrebbe prendere in considerazione la mancanza di idee un po' innovative che consiglio caldamente alla band di prendere in considerazione per lasciare un impronta più individuale.

Track by Track
  1. Ride Away 75
  2. This World 65
  3. Abuse 60
  4. Wings in Vain 60
  5. To Tame my Self 65
  6. Nothing for Free 60
  7. Another Myself 60
  8. Mass Extermination 60
  9. Empty Book of Friends 70
  10. Sign Of the Times 55
  11. Until Tomorrow Comes 70
  12. No Reason to Lie 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 30
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
63

 

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