Animo Aeger «Impuls» (2009)

Animo Aeger «Impuls» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1232

 

Band:
Animo Aeger
[MetalWave] Invia una email a Animo Aeger [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Animo Aeger [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Animo Aeger

 

Titolo:
Impuls

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
Grasjaal :: Bass, Guitar, Vocals
M. Greis :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
56' 12"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Bel debut album targato Ashen Productions per I tedeschi berlinesi Animo Aeger, fautori in questo disco di un black metal dalle forti tinte martorianti e disperate a volte (soprattutto all’inizio dell’album) più tipicamente depressive, altre volte invece molto più furioso, astioso e movimentato. La forza assoluta di quest’album è il grigiore rabbioso che lo caratterizza e che ammanta tutto l’album pur non trattandosi assolutamente di un album che è, a differenza di quanto si sente da gruppi che propongono generi simili, omogeneo o monodirezionale. Tutt’altro: L’alternarsi di tempi di batteria è sempre ben calibrato, al limite con alcune imprecisioni tecniche, e i riffs di chitarra sono eccezionali, fautori di un largo uso di chitarra solista e di riffs che richiamano addirittura il grande “Heaven in flames” di Judas Iscariot, soprattutto nella seconda canzone. Altrove è il triste spettro dei Lilyum di “Ultimatum” a farsi largo, mentre nel frattempo la voce declama, guaisce e strilla versi inenarrabili sempre con un tiro formidabile, dando quel tocco in più ai brani che tra l’altro hanno gli strumenti molto sapientemente amalgamati e compatti, particolare questo che dona un altro plusvalore al cd, visto che non è raro ascoltare una concorrenza con gli strumenti poco compatti ed affiatati tra di loro e con arrangiamenti non pervenuti.
Direi che in questo cd non c’è molto che non funziona bene a livello di composizione, e a parte una produzione sfocata al punto giusto ma forse un po’ bassa di volume, si può indicare al gruppo forse una certa imprecisione tecnica nei cambi di tempo che danneggia alcune atmosfere, e forse anche la presenza di un po’ troppi riffs a canzone, che rendono alcune di queste un po’ troppo lunghe.
Ciò non toglie che questo è un bel disco, fatto da gente con gusto e perizia musicale, lontana dai cliché del genere e già molto matura nonostante fosse solo al primo cd. Davvero non male.

Track by Track
  1. Nuancen / Disparitaten: Das R-Kapitel 70
  2. Den Laufstall Zu Brechen... 75
  3. Verheissungsvolle Felder, Geschutzt Von Ebenjenem Eis 80
  4. The Box 80
  5. Der Begriff Der Reinheit, Getrankt Von Graberschweiss 85
  6. Grossstadtlyrik 80
  7. Der Maskierte Blinde 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
75

 

Recensione di Snarl » pubblicata il --. Articolo letto 1232 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti