The Murder of My Sweet «Bye Bye Lullaby» (2012)

The Murder Of My Sweet «Bye Bye Lullaby» | MetalWave.it Recensioni Autore:
digprog »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1212

 

Band:
The Murder of My Sweet
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Titolo:
Bye Bye Lullaby

 

Nazione:
Svezia

 

Formazione:
Angelica Rylin :: Vocal
Christopher Vetter :: Guitar
Teddy Westlund :: Bass
Daniel Flores :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
58' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Stoccolma, città nota per il suo fascino tipicamente nordico e per l’omonima sindrome citata anche dagli ormai decadenti Muse in un loro famoso pezzo, tenta di “rapire” l’animo dell’ascoltatore incallito con “Bye Bye Lullaby” degli “The Murder Of My Sweet”. Questa ennesima female fronted symphonic metal band offre un prodotto che rimembra tanto quello dei celeberrimi cugini “Evanescence” e “Nigthwish”. Gotich metal con sfumature simphonic, cinematic rock scandinavo che non offre spunti da essere considerato innovativo ma che al contempo non lascia neanche troppo delusi. Insomma, la solita trita di elementi tanto cari a questo genere, impacchettati ad hoc per far breccia nell’immaginario sonoro del pubblico ma che mantiene ancora (e vedremo ancora per quanto) una sua identità visto che siamo al secondo lavoro ufficiale. La formazione, guidata dalla talentuosa ed affascinante lead vocalist Angelica Rylin, combina movimenti leggeri ed aggraziati di pianoforte a ruvidi riff di chitarra, un contrasto continuo che sostiene la voce della dotatissima cantante. Performance eccelse però necessitano dell’apporto di qualche personalità con più esperienza in materia, e infatti non mancano guest d’eccezione come Jesper Strömblad (In Flames), Peter Wichers (Soilwork) e Fredrik Åkesson (Opeth). Le tredici tracce selezionate per formare la tracklist ufficiale, dalle trenta che erano state composte in origine, ha richiesto uno sforzo aggiuntivo in termini di lavoro per Rylin & Co., che vanno a valorizzare al meglio il repertorio fin lí portato avanti. “Armageddon” apre con una melodia abbastanza orecchiabile, guidata da tastiere ad effetto e movimenti di archi che investono con la giusta atmosfera da salotto sinfonico e sedili borchiati. Spiccano tra tutte “Idolize” e “Kind of Lousy”, appeal radiofonico stile “Heavy Rotation”, melodiche e trascinanti. “Black September” e “I Dare You” eccelse per il loro groove, momenti da ballad con l’emozionante “Meant to Last Forever”. L’unico singolo “Unbreakable”, accompagnato anche da un videoclip promozionale, tende la mano anche agli ascoltatori occasionali, magnetizzando le attenzioni anche dell’orecchio più esperto. La formula della eccletticità e di toccare tutti i gusti in termini di generi frutterà alla giovane band svedese sicuramente molta più popolarità di quanto ne abbiano avuto prima, un EP pomposo, secondo capitolo della loro carriera che, se saputa gestire, si prospetta lunga e avvincente. Negli store a partire dal 25 maggio prossimo.

Track by Track
  1. Armageddon 75
  2. Fallen 75
  3. Unbreakable 80
  4. I Dare You 75
  5. Violently Peaceful 70
  6. Meant To Last Forever 75
  7. Idolize 85
  8. Kind Of Lousy 75
  9. The One 70
  10. Resurrection 80
  11. Waiting For The 27th 75
  12. Black September 80
  13. Phantom Pain 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
77

 

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