Mercury Tide «Killing Saw» (2012)

Mercury Tide «Killing Saw» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1177

 

Band:
Mercury Tide
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Titolo:
Killing Saw

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
Dirk Thurisch (angel Dust):: Vocals, Guitars
Christian Pohlmann (angel Dust) :: Bass
Sim Reaper :: Keyboards
Carsten Rehmann :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
49' 5"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Tu guarda il caso: mi stavo chiedendo proprio l’altro giorno “Chissà che fine hanno fatto gli Angel Dust? Sono dieci anni che sono spariti!”. Non sapevo che dietro le quinte qualcosa si stava muovendo, certo, non riguardava effettivamente la nota band di cui sopra ma di striscio l’argomento tocca molto il gruppo di quello splendido Melodic Power Metal dei tempi che furono e che ora si ritrova fermo e per di più senza etichetta.
In compenso dopo tutto questo tempo Dirk Thurisch è esploso e ha voluto a tutti i costi tornare nella scena trascinandosi il compare bassista Christian Pohlmann per cui questi Mercury Tide sono la ovvia conseguenza della scelta del frontman/chitarrista di fare il suo nuovo ingresso nel mondo dell’Heavy Metal e noi siamo ben lieti di accoglierlo consci di tanti formidabili lavori del passato, assieme agli Angel Dust.
Ora, fin qui le premesse appaiono soddisfacenti ma dopo un paio di ascolti di “Killing Saw” e un altro giusto per confermare ciò che mi era saltato in mente, posso scriverlo senza indugiare troppo: mi è parso di sentire che Dirk Thurisch abbia leggermente stonato su almeno tre pezzi del platter e la cosa mi è dispiaciuta non poco senza contare che gli anni hanno iniziato a farsi sentire e con loro anche l’abitudine nell’eseguire vocalismo molto alti.
Sì, nel disco il tutto è stato arrangiato al meglio ma Thurisch non è il leone di una volta, almeno da quanto ho ascoltato io.
C’è di più: un paio di riempitivi e pochi momenti veramente rilevanti all’interno di “Killing Saw” di certo hanno fatto scendere il punteggio non poco e se non fosse che il tutto suoni dannatamente catchy (forse troppo) e che quindi ti si insinui con prepotenza nel cervello, tutto ciò sarebbe stato stroncato se non si trattasse di artisti degni del mio rispetto.
Ci sono occasioni in cui i brani suonano un po’ banali in particolare “You Cannot Save Me” e “Out Of The Darkness” ma anche “Satan Sister”, passi falsi e imperdonabili cui i nostri furbescamente cercano di togliere di mezzo “distraendoci” con almeno tre ballad di cui solo una (“Alone In My Room”) degna di nota ma ancora lontana dall’essere un capolavoro.
Nei brani maggiormente tirati invece posso andare sul sicuro sostenendo almeno “Home”, “Searching” e “Lord Of Memories” con in particolar modo quest’ultimo possono rappresentare i classici singoli da radio.
“Killing Saw” va preso un po’ alla leggera nel senso che è davvero un prodotto tiepido. Certo, dopo dieci anni di quasi totale mancanza di esercizio poteva andare molto peggio ma ci accontentiamo e, sotto sotto, attendiamo un altro studio album degli Angel Dust, chissà se qualcosa bolle in pentola ora che il Thurisch si è risvegliato, anche se un po’ assonato.

Track by Track
  1. In The Shame Of Trust 50
  2. Killing Saw 65
  3. Home 70
  4. Searching 70
  5. World Of Pain 60
  6. Lord Of Memories 70
  7. Out Of The Darkness 50
  8. Alone In My Room 70
  9. Satan Sister 50
  10. You Cannot Save Me 50
  11. No More Pain 60
  12. Have No Fear 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
62

 

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