Nitrogods «Nitrogods» (2012)

Nitrogods «Nitrogods» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Snarl »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Nitrogods

Titolo:
Nitrogods

Nazione:
Germania

Formazione:
Henny Wolter :: guitar, vocals
Klaus Sperling :: drums
Oimel Larcher :: vocals, bass

Genere:

Durata:
44' 28"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2012

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Un power trio Tedesco che deve tutto o quasi della sua esistenza al riproporre rock vero e genuino. Ed essendo un trio, col bassista alla voce, a chi possiamo rifarci se non ai Motorhead, come gli stessi Nitrogods affermano?
In pratica la ricetta musicale di questo trio di ragazzi, che per stavolta si avvalgono anche di Dan McCafferty dei Nazaret e di Eddie Clarke dei Motorhead stessi, è così facilmente riassunta, con evidentissimi richiami alla catramosa voce di Lemmy (sentire “At least I’m drunk”…) e ai loro stilemi musicali sparpagliati qua e là per tutto il disco, con alcuni richiami ad altre bands rock famose e riconosciute a fama mondiale come soprattutto gli Australiani Rose Tattoo, la cui vena compositiva si fa sentire in canzoni come “Lipsynch stars” e “Licence to play Loud”, mentre in “Whiskey wonderland” si potrebbe immaginare una musica alla Danzig più blues oriented e un tocco alla Zakk Wylde, oltre a un interessante incrocio tra certe cose rockabilly e Iggy Pop in “Gasoline”, che costituisce la canzone biker al 100% dell’album. Il resto è molto in stile Motorhead, come “Riptide” dove le somiglianze con “Killed by death” escono facilmente allo scoperto.
Insomma: questo debut album dei Nitrogods è chiaramente poco o per nulla originale, ma godibile e abbastanza ben riuscito, con brani ben strutturati e dalle buone capacità tecniche mostrate da questi tre tedeschi. Non aspettatevi brani originali e neanche troppo allontanarcisi da quanto detto dai Motorhead e dalle altre bands sopra citate, addirittura non pensate di tirare mai il fiato (mancano pure le ballads), ma per quanto imperfetto anche se genuino, i Nitrogods possono costituire un utile ripasso del rock ‘n roll per voi amanti die hard del rock alla Motorhead et similia. Se vi piace il genere, buttateci un ascolto. Come ascolto diversivo dai vostri cd di metal estremo va ugualmente bene. Dategli una chance.