Bona Head «The Path » (2012)

Bona Head «The Path» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1252

 

Band:
Bona Head
[MetalWave] Invia una email a Bona Head [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Bona Head [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Bona Head

 

Titolo:
The Path

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Roberto Bonazzoli "Bona Head" :: Vocals, All Instruments

 

Genere:

 

Durata:
52' 18"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

“Bona Head” nasce dalla mente di Roberto Bonazzoli, già cantante e tastierista negli SHW, il quale si diletta anche in produzioni da solista e dopo il suo primo lavoro intitolato “Colours Doors Planet” datato 2011 non lascia passare nemmeno un anno solare che già ce lo troviamo di nuovo con quest’ultimo studio-album, “The Path”.
L’ultima fatica del Bonazzoli devo ammettere che, in tutta la sua semplicità, riesce davvero a lasciare il segno. Aleggia per tutta quest’oretta scarsa una grande passione e un’enorme estro che mi ha fatto tornare più volte in mente i lavori meno articolati di Steven Wilson, l’elettronica del primo Moby, leggeri aloni dei Portishead e naturalmente Bjork.
C’è una dolcezza generale disarmante in questo interessante concept basato su delle realtà oniriche e sulle riflessioni di un “cammino interiore” che hanno contribuito a caratterizzare il mutamento introspettivo di colui che sta alla base di tutto questo sognare/camminare ed il nostro polistrumentista non si lascia certo spaventare da un tema di così grande portata e ce lo restituisce con atmosfere degne del miglior Mike Oldfield moderno, Robert Fripp e cerca sempre di dare un tocco personale ai pezzi, riuscendoci a pieno.
Dolcissimi tocchi aggraziati di un piano elettrico e apporti di pad vecchio stile, ritmi semplici ma articolati ad hoc e una voce (la sua principalmente, tranne qualche sporadica occasione di “aiuto” da parte di voci femminili) sognante e melanconica, mai violenta e mai rabbiosa ma sempre dentro le fila senza sconfinare un solo attimo.
Ho trovato veramente pane per i miei denti, adorando il genere musicale proposto da questo ragazzo dai mille talenti.
E alla fine del tutto…una bella sveglia (maledizione!) ci fa tornare alla realtà, dopo che abbiamo sognato serenamente per un’ora. Disco veramente bello, non c’è che dire! Con una cura dei suoni migliore riguardo la batteria sarebbe stato davvero un piccolo gioiello ma per ora di certo non ci possiamo lamentare.

Track by Track
  1. Incipit 70
  2. R.E.M. 70
  3. The Path 70
  4. Unreal Wood 75
  5. Way Out 55
  6. Corner 75
  7. Holes And Snares 75
  8. Chasm 70
  9. Dead Zone 70
  10. Return At The Path 60
  11. Reassuring Plains 75
  12. Relax 70
  13. Call 55
  14. Mystic Mountain 80
  15. The Perfection (Epilogue) 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 95
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
72

 

Recensione di carnival creation » pubblicata il --. Articolo letto 1252 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti