Oniromantic «The White Disease» (2012)

Oniromantic «The White Disease» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Vincent »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Oniromantic

Titolo:
The White Disease

Nazione:
Italia

Formazione:
Andy Soresina : Guitar
Mauro Mazzara : Vocals
Mattia Sciutti : Drums
Silvano Bianchi : Guitar
Elia Fagnani : Bass

Genere:

Durata:
41' 58"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2012

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Parte con una bella intro il CD degli Oniromantic, band milanese nata nel 2009 da Andy (referente del gruppo) e Mattia con l’appoggio, come spesso accade, di amici e musicisti ex-membri di altre band. Questi ragazzi fanno subito capire cosa intendono portare alla luce: un gothic metal melodico dove a fare da collante tra la melodia e le atmosfere c’è una voce molto precisa degna di nota. Tutti i componenti hanno esperienza nel settore e questo è evidente: la padronanza dello strumento e delle note si sente già dalle prime battute. Le atmosfere create dal quintetto sono perfette, l’ascoltatore viene catapultato all’interno di un mondo parallelo in un mix perfetto tra melodia e suoni che creano delle ambientazioni suggestive. La prima traccia “Saturn Hellucination” parte molto bene, poi però “High Resolution God” non è niente di più, purtroppo è una canzone molto simile che non trapela nessuna nota in più. Bisogna arrivare a “Crimson” per capire quali siano le vere potenzialità della band, che collaborano con Viviana per la voce femminile: veramente un’ottima cantante. Probabilmente la traccia migliore del CD. Il proseguo con “Windowpane” sinceramente lascia un po’ perplessi perché si ritorna ad una canzone che si assomiglia molto alle prime, ma “The White Disease” mette nuovamente in luce la tecnica e la bravura del gruppo. A mio avviso però dovrebbero alternarsi maggiormente le parti prettamente melodiche con delle ritmiche più calzanti, che arrivano troppo tardi con “Thin Ice”, altrimenti si rischia di cadere nel ripetitivo e del già sentito, e questo personalmente è proprio quello che succede nell’ascoltare il CD alle ultime tracce. Il lavoro cmq è degno di nota e non manca di sorprendere, la band cura molto sia il sound che il songwriting, ma pecca un po’ di originalità e di innovazione, le tracce restano molto simili tra loro e poco d’impatto. In ogni caso, gli Oniromantic hanno talento da vendere, avere in Italia un potenziale del genere può far solo piacere, per cui continuerei su questa strada, ma cercando di dare una nota maggiormente aggressiva ed alternativa alle canzoni. Speriamo in un altro lavoro a breve.