Colobar «Behind The Veil Of Oblivion» (2012)

Colobar «Behind The Veil Of Oblivion» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
carnival creation »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Colobar

Titolo:
Behind The Veil Of Oblivion

Nazione:
Bulgaria

Formazione:
Carl Sentence :: Vocals
Angel Angelov :: Guitar, Drums, Back Vocals
Konstantin Jambazov :: Bass
Kiril Kirilov :: Piano, Keys
Radoslav Todorov :: Piano
Emil Kosturcov :: Drums

Genere:

Durata:
40' 24"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2012

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

“Behind The Veil Of Oblivion” è il titolo di un side-project da solista del compositore e polistrumentista bulgaro Angel Angelov, qui coadiuvato da altrettanti talentuosi compari per quanto riguarda parti di basso, batteria, voce e tastiere per un risultato veramente interessante.
Ciò che il nostro amico propone è una sorta di Progressive Metal piuttosto leggiadro nel suo genere con pesanti e sapienti intrusioni provenienti dal monto del Prog vecchio stampo e un occhio sempre aperto verso i generi di chitarra “shred” per una resa ritmica più tagliente per quanto riguarda i molti riff dei brani.
L’inizio è piuttosto ordinario (“A Vhange Of The Ages”) e quasi in sordina. Verrebbe da pensare che Angelov abbia fatto un passo falso e invece con la successiva “Behind The Veil Of Oblivion” la musica cambia, e in meglio; sono palesi le discordanze di atmosfera tra un pezzo e l’altro così come sembrano diverse band quelle che si stanno ascoltando tanto lo stile riesce a cambiare a mano a mano che l’ascolto procede ma l’interesse, per quanto mi riguarda, è cresciuto vertiginosamente con la bellissima, tecnica e accattivante “Secrets” , pregna di un Prog puro come la neve che cade. Stupendo brano seguito da un altrettanto interessante binomio costituito da “The Way Out” e dalla ballad passionale “Can't Feel” che chiude in bellezza questo studio album dalle molte particolarità cui fa capo anche il buon lavoro dei tastieristi e del session-singer Carl Sentence dalla voce più che adatta per l’occasione.
L’originalità non sempre prende il sopravvento e spesso Angelov sembra costretto a introdurre dei deliziosi soli di chitarra per allungare un po’ i tempi ma il risultato resta sempre e comunque piacevole.
Disco molto valido consigliato agli amanti del Prog.