As Silence Breaks «The Architecture of Truth » (2012)

As Silence Breaks «The Architecture Of Truth» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
carnival creation »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
As Silence Breaks

Titolo:
The Architecture of Truth

Nazione:
Australia

Formazione:
Sam Rilatt - Vocals
Ben Irwin - Guitar/Vocals
Dan O’Brien - Guitar
Kiel Stanger - Bass
Reece Kirby – Drums

Genere:

Durata:
42' 35"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2012

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Provengono dall’Australia questi As Silence Breaks e “The Architecture of Truth” testimonia il secondo studio album di una band che sembra uscita da una sala prove scandinava e che invece si trova dal lato opposto di questo pianeta.
Avrete senz’altro già intuito lontanamente di quale genere di materiale metallaro sto parlando vero? Ebbene ..sì, si tratta di Melodic Death Metal, qui curiosamente vistoso e con tendenze al Thrash-Death in qualche punto del disco (“Discord” per esempio, con ogni probabilità l’episodio qualitativamente migliore).
I nostri possono vantare una produzione ovviamente ottimale, ogni strumento trova la sua valorizzazione nei pezzi e il cantato è opportunamente costruito secondo i canoni del genere. In poche parole? L’ennesimo disco molto simile a tanti altri che di certo non emerge per la sua mediocrità come prodotto. Mi riesce piuttosto facile consigliare tutto ciò ad un 14enne che non ha ancora ascoltato nulla del genere ma mi riuscirebbe ancora più semplice indirizzarlo, a questo punto, sui moderni In Flames, Dark Tranquillity, Soilwork (tutti scandinavi eh!) ma anche Arch Enemy e probabilmente qualche band americana Metalcore.
Parlare dei riff e della costruzione dei brani di “The Architecture of Truth” equivarrebbe a parlare del nulla poiché avete già ascoltato decine di volte riff simili, atmosfere praticamente identiche e questo (discutibile a mio avviso) alternarsi di growl a voci pulite tentando disperatamente la strada del catchy quando il risultato è sempre e solo quello di uccidere ciò che resta di un ben brano violento ma questi sono meri pensieri personali; ciò che conta è un semplice fatto: non sempre essere bravi sugli strumenti equivale ad avere delle idee funzionali.
Disco mediocre e assolutamente evitabile.