Fire on Dawson «Seven Billion And A Nameless Somebody» (2012)

Fire On Dawson «Seven Billion And A Nameless Somebody» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
746

 

Band:
Fire on Dawson
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Titolo:
Seven Billion And A Nameless Somebody

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
Ankur Batra :: Vocals
Markus Stricker :: Guitar
Martin Sonntag :: Bass
Max Siegmund :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
43' 36"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Non conoscevo praticamente nulla dei Fire on Dawson , li avevo soltanto sentiti nominare per caso da qualcuno di cui nemmeno ricordo il nome quindi ciò che scriverò è davvero frutto del più genuino degli entusiasmi.
Dopo aver ascoltato qualche volta “Seven Billion And a Nameless Somebody”, (circa 3), posso dire di averlo paragonato ad un possibile disco dei Porcupine Tree dell’ultima ora, quella più “metallara”, più alla ricerca di lidi pesanti, con chitarre dall’accordatura abbassata e perché no, dall’attitudine più violenta.
Certo, pensare alla creatura di Steven Wilson e soci è abbastanza facile, soprattutto dopo la scia di una “Synthetic Part I (e Part II)” appena giunta al termine o anche la stupenda “We Are All Vain” ma non posso non escludere i più moderni Katatonia (con i quali il caso vuole che i Nostri condividano lontanamente un aspetto delle due copertine che sono certo noterete senza un aiutino) dopo l’esperienza simil-Progressive di “Debris” né il groove a la Incubus di “Pseudo Christ” né l’Alternative di “Syria”.
Ce n’è davvero per tutti i gusti in questo ben riuscito “Seven Billion And a Nameless Somebody”, secondo capitolo di una discografia che sta venendo su proprio per bene ed i tedeschi FOD raccoglieranno molti consensi (ancora maggiori del primo e acclamato studio-album per intenderci) se continuano su questa strada.
I Nostri riescono davvero a prendere il meglio delle band sopracitate, a farlo proprio e a rimaneggiarlo restituendo brani molto ben strutturati, melodici, dolcissimi, surreali, dalla scelta dei suoni azzeccata e da una produzione buonissima.
Fatevi un piacere. Ascoltatelo.

Track by Track
  1. We Are All Vain 85
  2. Pseudo Christ 70
  3. The Code 70
  4. Steal The Show 70
  5. Synthetic Part I 85
  6. Debris 70
  7. God Of The Lost 85
  8. Syria 75
  9. Willow 75
  10. Synthetic Part II 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
77

 

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