OsseltioN «Last Words» (2012)

Osseltion «Last Words» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Karmator »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1907

 

Band:
OsseltioN
[MetalWave] Invia una email a OsseltioN [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di OsseltioN [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di OsseltioN [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina ReverbNation di OsseltioN

 

Titolo:
Last Words

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Ulag: Voce, Chitarra, Synth
Grak: Basso
Ruglud: Batteria

 

Genere:

 

Durata:
50' 28"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Trattiamo oggi degli OsseltioN, gruppo death metal che si reputa esattamente "Extreme Deformed Death Metal". Dopo un lungo periodo da parte del front-man Ulag nella ricerca dei componenti, finalmente questo 2012 vede alla luce il debutto con "Last Words" che è davvero calzante e ben strutturato con una linea vocale che può ricordare Apshyx o Obituary, cioè marcia e aggressiva. La tecnica è presente in modo continuo e mai noiosa, ma anzi incredibilmente varia e con idee inaspettate, con continui cambi di tempo. Il gruppo è decisamente improntato su un sound anni 90 cercando di integrare elementi moderni come synth e parti, anche minime, di elettronica completando l'album con 8 interessanti canzoni di una durata media di 5 minuti. C'è poco da chiarire quindi a cosa andiamo in contro, semplice death metal splatter se dovesse essere messo su video, con un sound grezzo e violento. Di sicuro non è adatto a chiunque, "Within" ad esempio è un chiaro avvertimento di pura velocità mischiata al quel "slowly we rot" a cui alcuni di noi sono piacevolmente abituati. E' davvero perfetto il miscuglio, per non dire preciso, l'inserimento dell'elettronica che se non siete con l'orecchio sull'attenti potreste non farci caso. Anche canzoni più lunghe come "Different Vision" o "Psychotic Frames" non annoiano, ma anzi riescono alla perfezione nel loro intento, ovvero dimostrare una straordinaria dinamicità in un unica traccia, parlando sia sotto il punto di vista della tecnica, che delle idee che, per infine, dei suoni. Infine in linea di massima ogni canzone si mantiene strettamente sugli elementi sopraelencati, senza sperimentazioni ne cadenze in altri generi. Non troviamo infatti altro che puro death metal, magari in miscela a qualche riff thrash qua e là che certo non fanno male, come in "Hall of Deformity". Altro elemento che mi è piaciuto notevolmente sono gli assoli che non sono una serie indecifrabile di note, ma che anzi cercano di spaziare e di renderli davvero con un anima. Oserei dire che si ispirano ai Carcass di "Swansong". Detto ciò direi che vi rimane solamente un ascolto molto attento e critico per poter assorbire ogni loro invenzione. E come detto poc'anzi, non tutti sono all'altezza, questo album merita moltissimo ma dovete avere il timpano allenato!!

Track by Track
  1. Halls of Deformity 80
  2. Within 85
  3. Different Vision 80
  4. Psychotic Frames 85
  5. Chains of Iconoclasm 90
  6. Speed Crusher 80
  7. Sacred Flames 90
  8. Inferno 34 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 95
  • Tecnica: 95
Giudizio Finale
85

 

Recensione di Karmator » pubblicata il --. Articolo letto 1907 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti