N.D.H2O «Io Non Posso Entrare» (2005)

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BurdeN »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1155

 

Band:
N.D.H2O
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Titolo:
Io Non Posso Entrare

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Louts: chitarra/cori
Mach: basso/cori
Barbio: voce
Milio: batteria

 

Genere:

 

Durata:
31' 56"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2005

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Tornano anche gli N.D. H2o, band dedita ad un punk venato di hardcore cantato tutto in Italiano, e tornano con questo nuovo album autoprodotto intitolato “Io Non Posso Entrare”, un concentrato di riffs sporchi e sguaiati, molto retrò per alcuni versi, di certo no siamo di fronte agli ennesimi cloni dei Blink 182, qui si respira vero e granitico punk’n’roll, per tutta la mezz’ora troverete sfuriate che sanno di accusa, soprattutto nei confronti della realtà che ci circonda, insomma la tipica band “impegnata socialmente”, assolutamente non una novità, ma almeno si lasciano ascoltare piacevolmente.
Le varie “Io Non Posso Entrare”, “Senza Retorica”, Davanti a Me” più che delle semplici canzoni, sembrano assumere la valenza di veri e propri manifesti, chiari e concisi, ed è proprio quello che poi questi ragazzi riescono a far riflettere nella loro musica, stilisticamente molto snella e sintetica, punk appunto, ma non per questo meno pesante ed incisiva.
Forse per la scelta di cantare in Italiano la prima band che mi hanno fatto venire in mente sono stati i Punkreas, anche se musicalmente in questo caso ci troviamo dinanzi a qualcosa un pelo più graffiante e potente, direi più alla Ramones, ma anche Motorhead, quelli più “rocke rolle” tanto per intenderci.
Il difetto maggiore di questa proposta musicale è una certa monotonia di base che alla lunga mostra il fianco, ma questa forse è semplicemente una questione di gusto, gli amanti di queste sonorità di certo non faranno molta a farseli piacere, è comunque innegabile una certa somiglianza strutturale fra tutte le canzoni, anche se in casi specifici come “Uwamahoro” la band tira fuori un attitudine più rock che punk che rende sinceramente di più, per varietà e originalità.
Una parola la si può spendere anche per la produzione, sporca e grezza al punto giusto, un elemento in più che farà contenti tutti gli amanti di codeste sonorità, per tutti gli altri credo sia meglio tenersi alla larga…

Track by Track
  1. Davanti a Me 62
  2. Io Non Posso Entrare 65
  3. Solitario Pensatore 62
  4. Senza Retorica 65
  5. Nicaragua 62
  6. Il Re 60
  7. Uwamahoro 65
  8. Accendi 62
  9. Vero Destino 60
  10. Spalle al Muro 62
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
63

 

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