Kernel «Escape or Kill» (2005)

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Autore:
Painkiller »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Kernel

Titolo:
Escape or Kill

Nazione:
Italia

Formazione:
Paolo Casasti :: Vocals
Claudio Rampinini :: Guitars
Marco Re :: Bass
Francesco Notarangelo :: Drums

Genere:

Durata:
21' 19"

Formato:

Data di Uscita:
2005

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

I Kernel sono una band di Milano formata tra il 2000 e il 2001 che dopo gli immancabili cambiamenti nella line up è arrivata nel 2005 a realizzare questo “Escape Or Kill”, secondo passaggio della loro carriera musicale (escludendo dal conteggio il live DVD “Live di M*rda”).
La band si rifà ad un thrash metal old school contaminato con poche dosi di crossover e alcune influenze di metal moderno, trashcore e metalcore su tutte. Le sette canzoni che compongono il lavoro hanno tutte questo orientamento senza lasciare trasparire alcun desiderio o volontà di evoluzione nel loro sound granitico e senza mostrare abilità strumentistiche particolari. Ed è questo contemporaneamente il peggior difetto e il miglior pregio di “Escape Or Kill”, nel senso che anche se il gruppo lombardo non brilla sicuramente per innovazione e originalità e non sarà certo il nome che stravolgerà la scena metal mondiale, si deve ammettere che il sound proposto si lascia ascoltare volentieri e specie quando questi brani saranno proposti dal vivo è probabile l’esplodere dell’headbanging selvaggio.
Sicuramente è un lavoro consigliato sopratutto a chi fa del thrash metal e dell’hardcore più violento e rabbioso una bandiera: la trascinante “Rage And Destroy” o la velocissima “Escape Of Elf”, insieme alle due tracce cantate in italiano “Scappa” e “Falsi Liberi” (che oltre ad essere un pugno nello stomaco ha anche un testo diretto e pungente) sono episodi che verranno accolti con piacere ed entusiasmo dai supporter di questi due generi. Certo è che una maggiore personalità, un pizzico di esperienza in più e uno stile più consono potrebbero permettere alla band di fare quel salto di qualità che comunque non guasterebbe, ma per il momento sarà meglio accontentarsi.
Discorso a parte merita la produzione che appare poco curata e abbastanza low fi, ma vi è la possibilità che questa sia sta una precisa scelta dei Kernel, non a caso questa caratteristica dona al demo una percezione molto “Old Style” coerente con la proposta dei milanesi.
Un lavoro quindi non spettacolare ma comunque interessante, quello realizzato dai Kernel, che unisce ad una base thrash molto solida anche un attitudine irriverente e ribelle; da avere solo per i maniaci del thrash, per tutti gli altri il consiglio è quello di dare uno sguardo al sito ufficiale della band milanese, dove potete trovare gli mp3 di tutti i 7 brani compresi nel demo.