Deathwork «Evolve To Extinguish» (2005)

Deathwork «Evolve To Extinguish» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Il_corinzio »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1244

 

Band:
Deathwork
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Titolo:
Evolve To Extinguish

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Fabrizio Malaponte :: Vocals
Riccardo Costantino :: Bass
Luigi Oreto :: Guitar
Armando Alioto :: Drums
Christian Balsamo :: Guitar

 

Genere:

 

Durata:
21' 57"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2005

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

“....ad una società programmatica e precostituita , va opposta e messa in eccellenza una nuova forma sociale, fatta di pura violenza.”
Questa breve norma , volta a riassumere l’essenza del capolavoro dello scrittore inglese John Anthony Burgess; (“A clockwork orange”, che divverà “Arancia Meccanica” in Italia) potrebbe con facilità essere applicata ad “Evolve To Extinguish” , secondo lavoro dei siciliani Deathwork, nato due anni dopo il primo demo degli stessi “Dissolution of Eternity”.
L’Ep in questione contenente sei tracce fatte di puro Death Metal, che non disdegna puntate nel Grind ,è un ottimo esempio di come alcune sonorità nate ormai da più di una decade, possano ancora oggi risultare maledettamente trascinanti.
Una breve intro apre l’album cedendo il posto alla titletrak, ottima nel suo incedere , che si fa virulento , serrato, pur senza mai perdere il groove di base, (dato dal riffing Thrash) tendenza questa, che resta costante per tutto il disco.
Le due tracce successive: “Deranged Sanity” e “The Last Defilement”, ribadiscono gli intenti dei Deathwork; creando un vero e proprio muro sonoro, la prima dai forti accennti Grind e la seconda dove le ritmiche Thrash la fanno da padrone, su tutto le fragorose growl vocals di Fabrizio Malaponte, vero e proprio punto di forza dei catanesi.
Alternante parti lente e marce ad assalti frontali senza fronzoli “Buried By The Dark” è il pezzo che più mi ha riportato alla mente le prime realese dei Sepultura ed alcune cose dei Master di Paul Speckmann, vero e proprio iniziatore di un certo tipo di sonorità dedite all’estremo, con “My Own War”si chiude un Ep killer, che riporta in primo piano uno spaccato di storia del Death Metal, quello degli albori , senza tecnicismi esasperati o infulenze varie che spesso hanno snaturato tale genere nato unicamente per fare del male.
In conclusione una prova ben riuscita per i Deathwork che pone solide basi sulle quali la band non potrà che crescere.

Track by Track
  1. Intro/Evolve To Extinguish 75
  2. Deranged Sanity 75
  3. The Last Defilement 72
  4. Buried By The Dark 75
  5. Way To The Void 72
  6. My Own War 74
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
71

 

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