Closer «My Last Day» (2014)

Closer «My Last Day» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
15.04.2015

 

Visualizzazioni:
1082

 

Band:
Closer
[MetalWave] Invia una email a Closer [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Closer [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Closer

 

Titolo:
My Last Day

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Marco Vantini :: Rhythm, Guitar/Voice;
- Andrea Bonomo :: Lead Guitar
- Nicola Peterle :: Bass
- Danilo di Michele :: Drums

 

Genere:
Alternative Rock / Metal

 

Durata:
54' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2014

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Con un singolo alle spalle sfornato nel 2012 che ha anche visto anche la partecipazione vocale del frontman degli Extrema GL.Perotti, i veronesi Closer, maturata anche una certa esperienza live come supporto di band quali Mag Agony, Sacrer Rod e Tarchon Fist, propongono questo primo full lenght dal titolo “My last Day” sinergicamente strutturato ispirandosi a band quali Alter Bridge, Nickelback, Muse, Megadeth. Il lavoro contenente ben dieci tracce, appare, con l’ascolto del primo brano “Waiting for Moonlight”, quasi interessante anche da un punto di vista compositivo, così come anche con il brano “Disapper” grazie anche alla parte cantata che sa ben adattarsi; sinceramente non troppo tempo dopo si ravvisa una sorta di peccaminosa carenza probabilmente determinata dall’effettiva mancanza di personalità. In sostanza, brani tra cui “What are we Fighting for” appaiono avere un proprio andamento che trae probabilmente troppo spunto dagli ispiratori che finiscono in un certo senso per trasmettere alla band una sorta di insicurezza su ciò che sta facendo, quindi privandola di soggettività. In alcuni tratti addirittura come nel caso del brano “Closer” la voce dà la sensazione di perdersi un po’ troppo e di non riuscire a fare più di tanto a causa di un concreta mancanza di energia ai riff o alla stessa tempistica del brano. Questo però non significa che tutto il disco non contenga situazioni che diano quella scossa necessaria per avere tutte le carte in regola, anzi; è proprio con “Preachers of Nothing” che sin dal riffing introduttivo si capisce che si tratta di una song armata, dinamica e determinata quanto basta; con “Fearless” si ha sia un possente e creativo sound grazie anche buon lavoro che le chitarre effettuano l’una con l’altra, oltre che un altrettanto soddisfacente cantato. In “You were Mine” invece, il buon inizio in acustico sembra dare un buon andamento al brano che risulta nel complesso ben riuscito anche nel momento in si sviluppa e si completa; “Outta my Head” è discretamente strutturata ma alla fine non sembra essere convincente al punto giusto nonostante il bel lead solo. Con il brano di chiusura “Everytime I Close my Eyes”, già presentato nel singolo predetto in cui appare anche in special guest GL. Perotti degli Extrema, l’impulso è quello esatto per portare un attimo sopra le linee tutto il brano nell’insieme. In conclusione, ad avviso di chi scrive, la band, pur avendo una certa capacità strumentale e delle idee positive, dovrebbe cercare un po’ più creatività.

Track by Track
  1. Waiting For The Moonlight 65
  2. Disappear 65
  3. My Last Day 55
  4. What Are We Fighting For? 55
  5. Closer 60
  6. Preachers Of Nothing 70
  7. Fearless 65
  8. You Were Mine 60
  9. Outta My Head 50
  10. Everytime I Close My Eyes 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
61

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 15.04.2015. Articolo letto 1082 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.