Lunar Aurora «Elixir of Sorrow» (2004)

Lunar Aurora «Elixir Of Sorrow» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Alcio »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2237

 

Band:
Lunar Aurora
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Lunar Aurora [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Lunar Aurora

 

Titolo:
Elixir of Sorrow

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
Aran (drum, guit, bass, vox)
Whyrhd (guit, bass, vox)
Sindar (keys, vox)

 

Genere:

 

Durata:
54' 10"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2004

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Arrivano dalla Germania i Lunar Aurora e si presentano a tutti i lettori di Metal Wave con questo disco registrato nel 2001 ma pubblicato per The Oath/Nocturnal Music solo nei primi mesi di questo 2004.
Il gruppo ha una discreta esperienza alle spalle, infatti la loro prima release è un demo datato 1995, cui hanno fatto seguito un altro demo e una lunga serie di full-lenght spesso misconosciuti!
Leggo dal loro sito, che peraltro è in ristrutturazione, che sta per uscire un altro disco: uno split con i Paysage.
Ma bando alle ciance, andiamoci ad ascoltare questo dischetto, perché a giudicare dall'artwork e dal pesante face-painting usato dai teutonici, si preannuncia come un bel lavoro di oscuro black metal!

Una intro da film horror (invero un pò lunghetta) apre il CD e ci conduce per mano verso il total-black di "Zorn aus...".
Puro black vecchio stile composto da riff minimali, dalle melodie arcigne e malate, tempi martellanti e con una voce gracchiante al punto giusto che si esprime nella propria lingua madre.
Le coordinate stilistiche del terzetto tedesco si muovono sui sentieri tracciati da band come i Dark Throne e gli Immortal di "Pure Holocaust", ma la sapiente aggiunta di partiture mai troppo istrioniche di tastiera (dal gusto vagamente da colonna sonora), permettono al brano di risaltare rispetto alla massa di band dedite al genere.
Se a questo aggiungete poi che la produzione, pur rispettando i canoni del genere, è potente e piuttosto definita, capirete come questo "Elixir of Sorrow" sia davvero un ottimo biglietto da visita per i teutonici!
Dopo ben 8 minuti di martellamento black si arriva alla seguente "Augenblick", a mio modesto parere uno dei migliori pezzi dell'intero CD. Il ritmo iniziale è un saltellante 4/4 su cui chitarra e tastiera tessono una bella trama melodica. Riffs semplici ed efficaci per una struttura ben congegnanta. La parte centrale alterna riffoni a chitarra pulita dalle sonorità quasi dark/wave, prima di condurci ad uno stacco centrale molto interessante che lancia un'altra bordata, che porta alla chiusura dopo oltre 12 minuti!
"Geister" è un breve strumentale che introduce la seguente "Kerkerseele", altro brano composto nello stile proprio dei LA, magari non eccessivamente originale ma di sicura presa sui fan del metallo nero!
"Freiheit" è un ulteriore strumentale atmosferico molto breve che ci conduce all'intro altrettanto atmosferica della successiva "Hier und Jetzt". La melodia sognante iniziale ha un vago sapore pinkfloydiano, ma qualsiasi pensiero di concessione melodica fina a sé stessa, o di una qualsivoglia commistione tra generi, è brutalmente scacciata dalla potenza di quest'altra bordata, dagli ottimi inserti di tastiera che mai troneggia sulla base black, ma che descrive inquietanti scenari!
"A wandering..." è uno strumentale di pianoforte molto cupo e drammartico, dai rimandi (ancora) di certa musica da film!
La successiva "the Unknown Dead" è un altro bel pezzo, nello stile che i LA ci già fatto ampiamente capire che prediligono.
Conclude il lavoro un'ulteriore strumentale.

L'unica pecca che mi sento di fare notare è l'eccessiva presenza di brani strumentali che fanno un pò calare l'interessante tensione che i nostri sanno creare con la loro musica di ottima fattura.
Ad ogni modo, la band riesce a proporre un potentissimo black-metal di vecchio stampo, riuscendo ad inserirci delle ottime partiture di tastiera, il tutto senza necessariamente ricordare i Cradle of Filth o i Dimmu Borgir!
Davvero un gran bel disco che caldeggio a tutti gli amanti del metal estremo!

Track by Track
  1. Einsamkeit und Dunkelheit 75
  2. Zorn aus Aonen 75
  3. Augenblick 85
  4. Geister 75
  5. Kerkerseele 75
  6. Freiheit 75
  7. Hier und Jetzt 80
  8. A Wandering Winterdream ... 75
  9. The Unknown Dead 80
  10. Irrlichter 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
76

 

Recensione di Alcio » pubblicata il --. Articolo letto 2237 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti