Halley «The Evil Because» (2003)

Halley «The Evil Because» | MetalWave.it Recensioni Autore:
BlackWingAngel »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1052

 

Band:
Halley
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Titolo:
The Evil Because

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Valerio Bonasia - Vocals
Gabriele Fratini - Bass
Simone Agostini - Rhythm and Acustic Guitars and Strange Instruments
Massimo Boffa - Guitars
Luca Nicolucci - Drums

 

Genere:

 

Durata:
40' 0"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2003

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Salve a tutti i surfisti della rete, stasera mi ritrovo in una veste a me del tutto nuova, ossia quella di recensore e la cosa mi intriga alquanto. Come mia prima recensione mi è capitato tra le mani un disco molto interessante: 'The Evil Because' degli abruzzesi Halley. Una band attiva gia da diverso tempo nell’ambito underground italico che con questo disco tenta il definito salto di qualità e si affaccia per la prima volta in su di un panorama più ampio.
Il gruppo ci propone un thrash metal particolamente interessante sia dal punto di vista compositivo che dal punto di vista dell’originalità. Il thrash, come pensa una parte degli ascoltatori , è considerato un genere ‘in via di estinzione’ ma dischi come questo dimostrano come l’idea giusta messa al posto giusto può rendere interessante e particolarmente piacevole qualocosa che altrimenti avrebbe avuto il sapore del ‘gia sentito’, ‘gia fatto’.
Il combo abruzzese, infatti, inserisce all’interno delle sue canzoni spunti acustici e intramezzi suonati con strumenti tipici di tutt’altro filone quali i violini e flauti e atri strumenti acustici che sembrerebbero del tutto fuori luogo ma che vengono dosati in maniera oculata e opportuna, aprendo all’ascoltatore una nuova prospettiva di ascolto.
Entriamo nel particolare e iniziamo ad analizzare quello che ci propongono i cinque di Chieti:
L’intro, ‘Age of Sorrow’, ci fa subito capire che le attitudini ritmiche tipiche del genere ci sono e vengono rispettate in tutti i loro canoni, viene subito portato l’ascoltatore in un’atmosfera oscura che presagisce l’arrivo della vera opener del disco: ‘Dark Supremacy’.
Questo pezzo mette subito in mostra le potenzialita dei due chitarristi Simone Agostini e Massimo Boffa, che macinano riff precisi e potenti. La voce di Valerio Bonasa è ben intonata e adatta alla situazione ricordando a tratti quella di Chuck Billy dei primi Testament e in alcune interpretazioni il cantato tagliente di Dave Mustaine. Gia in questo pezzo entrano in scena i violini, infatti nel bel mezzo del pezzo, proprio nel momento in cui ci si aspetta un duello tra i due chitarristi, lo stilema del genere viene infranto e subentra il violino a fare le veci della chitarra, con un risultato particolamente accattivamente per chi è alla ricerca di nuove sonorità.
Il terzo pezzo è la title track: ‘The Evil Because’, classico pezzo thrash che forse accontetterebbe anche i più esigenti ed estremisti appassionati del genere, un pezzo potente, di grande impatto, adattissimo per l’headbanging, che comunque riserva al suo interno trovate stilistiche di sicuro rilievo.
Il quarto pezzo è la vera novità del disco: ‘The Great Worm’, è qui che le chitarre elettriche trovano una fantastica commistione con gli strumenti ‘folk’, suonati dal bravissimo Simone Agostini, di cui ho parlato in precedenza. Il pezzo, infatti, a tratti assume connotazioni celtiche grazie alle melodie tessute dal violino, dalle armoniche a bocca e dalle chitarre acustiche. Notevole è anche il lavoro del basso fretless ottimamente suonato da Gabriele Fratini. La seconda metà del pezzo, più elettrica, non stona assolutamente con l’inizio, infatti va dato atto ai nostri ragazzi di essere riusciti a unire magistralmente atmosfere e timbriche quasi antitetiche, L’unica nota diciamo non esattamente in linea con la qualità del pezzo è l’interpretazione vocale, forse non del tutto in accordo con il tono della canzone.
Gli ultimi due pezzi del disco, ‘Suicide of Purpouse’ e ‘Kaos’ rispecchiano l’andamento del disco, dove le frenetihe ritmiche thrasheggianti vengono spezzate e mitigate dalla presenza delle chitarre acustiche e dei violini.
L’analisi prettamente tecnica del disco in complesso è buona, ritmicamente ineccepibile, grande lavoro delle due chitarre e del basso, la batteria è estremamente pulita e precisa, non perde un beat neanche per sbaglio e si dimostra all’altezza dei pezzi,unico appunto da fare al batterista, Luca Nicolucci, è la scelta dei suoni forse eccessivamente freddi e poco amalgamati con il resto degli strumenti.
Il mio giudizio finale su questo disco è più che buono, ottime idee e ottimi musicisti fanno sì che ‘The Evil Because’ sia un disco godibile e originale nel genere, purtroppo però il songwriting e soprattutto la scelta delle linee vocale dovrebbe essere ritoccato e arrichitto, infatti ogni tanto i pezzi sembrano troppo ripetitivi e le melodie tessute dalla voce sembrano un po forzate, difetto da cui i nosti musicisti possono tranquillamente affrancarsi vista la loro notevole inventiva. Mi sembra di essere stato abbastaza esaustivo e di aver sviscerato a dovere un disco che merita la sicura attenzione di un pubblico aperto a nuove idee e che ha voglia di essere stupito... Detto questo vi saluto e spero di rivedervi alla prossima puntata.

Track by Track
  1. Age of Sorrow 70
  2. Dark Supremacy 80
  3. The Evil Because 75
  4. The Great Worm 80
  5. Suicide of Purpouse 70
  6. Kaos 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
75

 

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