Prejudice «Dominion of Chaos» (2004)

Prejudice «Dominion Of Chaos» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Alcio »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2910

 

Band:
Prejudice
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Titolo:
Dominion of Chaos

 

Nazione:
Belgio

 

Formazione:
Erik - voce
Def - Chit + voce
Tuni - Chit
George - Bass
Frank - Drums

 

Genere:

 

Durata:
31' 43"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2004

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Undici anni di attività per i Prejudice, che ne hanno fatta di gavetta dal 1993 ad oggi: demo, promo, un demo CD, una vagonata di live show in giro per l'Europa a supporto delle maggiori bands della scena death e finalmente questo nuovo CD che sarà pubblicato il prossimo mese di Ottobre.

Il combo belga si muove sulle coordinate stilistiche del techno/brutal death metal, ed il gruppo che più mi hanno fatto tornare in mente (anche se non si tratta assolutamente di cloni) sono i misconosciuti Broken Hope, in quanto (come l'appena citata band americana) i Prejudice alternano sfuriate basate su blast-beats a stop-and-go intricatissimi, il tutto a supporto di un riffing schizoide che spesso lascia esterrefatti per la perizia tecnica con la quale viene propinato all'ignaro ascoltatore, che si ritrova proiettato dall'iper-velocità al contro-tempo esasperato ed inaspettato! Anche il growl è piuttosto particolare, in quanto non risulta essere un rutto low-tuned per tutto la durata del disco, ma è piuttosto intellegibile e soprattutto non annoia, pur se non molto vario!
L'opener "Suffer" mette subito le carte in tavola e si presente brutale e complicata con molte variazioni di riffs e ritmi.
La successiva "Unobtrusive .." è ancora più intricata in quanto presenta anche riff stoppati e momenti di puro mosh!
Inutile stare a parlare di ogni singolo pezzo, per ognuno dei quali la band mostra di avere un proprio marchio di fabbrica, quantomeno nelle scelte degli arrangiamenti, di sicuro non usuali!
L'unico momento di respiro viene permesso alla traccia numero 5, uno strumentale di circa 40 secondi di suoni e samples, direi quasi, elechtro/ambient.
Dalla traccia successiva si torna a pestare duro, anche se lo stacco centrale di mosh puro (piccolo e non fastidioso tributo a certi Slayer del periodo "South of Heaven/Season in the Abyss") presenta un pregevolissimo assolo melodico.
Il disco arriva così alla sua conclusione sempre su standard medio/alti, senza cadute di toni o brani-filler..... anche se bisogna ammettere che non sia sempre di facile digeribilità: alcune delle soluzioni escogitate dal combo possono risultare ostiche a chi è abituato ad ascoltare le classiche due spiattate per collegare dei riff di differente velocità!

Una cosiderazione sulla produzione che riesce a far risaltare tutti gli strumenti senza andare a perdere di potenza, e senza risultare troppo "chirurgica": le chitarre hanno un suono molto "europeo" ma ben amalgamato con il resto degli strumenti, che suonano invece più cristallini (batteria su tutti).

Un lavoro che mi sento di consigliare, quindi, a tutti gli amanti del death metal di una certa qualità, che non cercano solo forza distruttiva ma anche originalità e qualche novità nella musica che ascoltano.
Un ultimo appunto: il disco esce ad Ottobre, quindi avete un certo periodo di tempo per capire come procurarvelo! Datemi retta, ne varrà la pena!!!!

Track by Track
  1. Suffer 75
  2. Unobtrusive hatebreed 80
  3. Undecided 70
  4. Obsolete 70
  5. Instrum. 75
  6. Destructive Soul 80
  7. Convicted 75
  8. Resolved 75
  9. Remains 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
75

 

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