An Ordinary Vision «Ai» (2015)

An Ordinary Vision ŤAiť | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
01.03.2016

 

Visualizzazioni:
939

 

Band:
An Ordinary Vision
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Titolo:
Ai

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Emanuele Viali :: Guitar, Bass, Keyboard, Production, Programming etc.

 

Genere:
Metal

 

Durata:
28' 29"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
04.10.2015

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ep di debutto e gratuitamente scaricabile da Bandcamp per An Ordinary Vision, progetto one man band di Emanuele Viali, che propone 3 tracce più un’intro di ciò che potremmo definire musica ambient principalmente, che ogni tanto si concede qualche roba un po’ di djent con vocalizzi, ma proprio di rado. Per la maggior parte dell’Ep, infatti è la componente atmosferica e strumentale a farla da padrone, con una “Don’t Be” che parte da una poliritmia molto lontana dal metal, su cui basso e batteria fanno il loro lavoro, e dove la chitarra interviene solo per sottolineare i momenti più parossistici, anche se è “Ambivalence” ad esser la migliore del lotto, con un inizio molto rarefatto, su cui un climax sempre più tangibile va a imporsi, rafforzato dalla chitarra minacciosa e a volte dissonante, ma anche da dei vocalizzi tra voce maschile e femminile. Conclude una completamente ambient “The Island”, dove armonici di chitarra, arpeggi e tastiere formano un tema che per buona parte dei 9 minuti non cambia mai.
In conclusione: non sarà un cd per tutti, ma “AI” per fortuna non sa di asettico, è caldo e comunicativo, e merita senz’altro un ascolto per la buona comunicatività e per la evocatività dei brani davvero coinvolgente. Se siete amanti del post e dell’ambient, questo Ep merita la vostra attenzione.

Track by Track
  1. Introjection 70
  2. Don’t Be 75
  3. Ambivalence 75
  4. The Island (You Are Getting Old) 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
74

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 01.03.2016. Articolo letto 939 volte.

 

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