Wonderworld «II» (2018)

Wonderworld «Ii» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Led »

 

Recensione Pubblicata il:
09.05.2016

 

Visualizzazioni:
1604

 

Band:
Wonderworld
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Wonderworld [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Wonderworld

 

Titolo:
II

 

Nazione:
Italia / Norvegia

 

Formazione:
Roberto Tiranti,Vocals and bass Ken Ingwersen, Guitar
Tom Fossheim, Drums

 

Genere:
Classic Rock

 

Durata:
51' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2018

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Mazzarella Press Office
[MetalWave] Invia una email a Mazzarella Press Office [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Mazzarella Press Office [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Mazzarella Press Office

 

Recensione

A Marzo del 2013 tre ragazzi mettono in piedi un progetto musicale di stampo Rock classico sotto il nome di Wonderworld. Nel 2014 prende vita il debutto discografico di questa band Italo Norvegese dall'omonimo titolo e l'anno successivo si gettono già le base per quello che sarà il secondo album "Wolderworld II" pubblicato il 1° Marzo del 2016. La band dei Wonderworld risente l'influenza di diverse band anni '70 come Led Zeppelin, Deep Purple, ACDC e Rush, Aerosmith. L'atmosfera che si è venuta a creare dentro a questo album è calda e corposa per il buon lavoro fatto da un basso pieno e deciso nei suoi riff. Ballate fluide con melodie quasi scontate ma di notevole fattura. Si parte con tracce accese e belle spinte come "Forever Is A Lie", "Remembers My Worlds" e "Elements", per poi frenare il ritmo con la parte centrale del cd lenta e quasi malinconica "It's Not Over Yet" e "Echo Of My Thoughts". Le chitarre si fanno più graffiante e incisive con il proseguo di Wonderworld II, concentrate su "Evil In Disguise", "Return To Lies", "Memories" e "In The End". Questo secondo lavoro si chiude con una traccia strappalacrime in piena regola fatta di melodie soft e leggere come una piuma rafforzata a tratti da una voce bella e ben preparata "Down The Line". Bella conferma comunque per questa band che nonostante le varie influenze riesce a concederci un tocco di originalità su tutto il disco, meritevole di attenzione.

Track by Track
  1. Forever Is A Lie 70
  2. Remeber My Words 70
  3. Elements 75
  4. It's Not Over Yet 60
  5. Echo Of My Thoughts 65
  6. The Evil In Disguide 70
  7. Return To Life 65
  8. Memories 65
  9. In The End 75
  10. Down The Line 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
71

 

Recensione di Led » pubblicata il 09.05.2016. Articolo letto 1604 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports