Rest «Rest» (2016)

Rest «Rest» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
19.05.2016

 

Visualizzazioni:
876

 

Band:
Rest
[MetalWave] Invia una email a Rest [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Rest [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina SoundCloud di Rest [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Rest

 

Titolo:
Rest

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Unknown

 

Genere:
Crust / Black

 

Durata:
14' 48"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
10.04.2016

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Niente di speciale questo Ep (suppongo) di debutto per la crust black metal band chiamata Rest da Udine, della quale la formazione non è specificata, né la discografia o altro. Tutto ciò che abbiamo da recensire è la musica, ovvero poco meno di 15 minuti in cinque tracce.
E perché questo Ep non è niente di speciale? Secondo la mia umile opinione da recensore, per lo stesso motivo che neutralizza molte altre uscite fatte da band che propongono un genere simile: perché l’unione dei due generi non è per niente naturale, è forzatissima e spesso come in questo caso di Black Metal non ci trovi che uno o due riffs, ma poi i brani usano dei riffs e degli arrangiamenti così semplici e diretti che di fatto i brani diventano hardcore e basta, e aggiungeteci anche una voce non certo screaming e una durata dei brani concisa (quasi mai sopra i 3 minuti) dove i brani sono troncati di colpo in maniera troppo repentina. Discorso a parte merita l’ultima canzone, molto più cadenzata, a volte che va in maggiore, meno distorta e strumentale, che effettivamente costruisce delle atmosfere e che tocca i 5 minuti. Black Metal? No, anche qui non ci discostiamo dall’hardcore: questo stile esiste e si chiama Post/Hardcore.
Insomma: il difetto di questo Ep è che di fatto è del tutto hardcore con una canzone post/hardcore. Non è inascoltabile, ma ciò che lo zavorra è una componente black metal evitabile e del tutto non necessaria che semplicemente toglie spazio all’hardcore. In altre parole, è un ibrido con due componenti sonore non miscelate e che anzi sbattono tra di loro; questo è un errore che (lo dico per esperienza di recensore) fa chiunque si cimenti con queste sonorità, e ciò rende l’Ep comune e simile a tanti altri. Se i due generi vi piacciono provate pure a dargli un ascolto, tenendo conto che non siamo di fronte ai nuovi Impaled Nazarene o Kvelertak.

Track by Track
  1. I 55
  2. II 60
  3. III 55
  4. IV 60
  5. V 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
61

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 19.05.2016. Articolo letto 876 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.