Rotten Shore «Rotten Shore» (2004)

Rotten Shore «Rotten Shore» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Ryosaku »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
967

 

Band:
Rotten Shore
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Titolo:
Rotten Shore

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Valentino Sarallo - vocals
Dario Polito - guitar
Stefano Vettorino - bass
Marco Pesino - drums

 

Genere:

 

Durata:
29' 49"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2004

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Rotten Shore si formano a Latina l’11 gennaio del 2004. Il gruppo romano nasce dalle ceneri di due band dell’underground pontino: i GDB, di cui facevano parte il chitarrista Dario Polito, il bassista Stefano Vettorino e il vocalist Valentino Sarallo, e gli Atipica da cui proviene il batterista Marco Pesino. Secondo la loro biografia il nome della band deriva da una denuncia della decadenza della città che ci circonda (rotten: putrido) e che si trova sul mare (ed ecco spiegato il sostantivo shore: litorale, costa) ma dove un giovane che ha un gruppo vede intorno a se solo pregiudizi e chiusura mentale, e non trova alternative se non quella di uscire e cercare fortuna altrove. Questa denuncia, di una realtà attuale dei giorni nostri, prende corpo con vigore nelle loro canzoni.
Dopo la formazione parte subito la ricerca di un proprio repertorio. Questo lavoro dopo mesi si concretizza nell’ottobre del 2004, quando la band registra un demo. Il cd, dal titolo omonimo della band, contiene sei tracce più una intro elettronica, ed è stato registrato negli studi Musmè con l’aiuto di Nicola Valente, il fonico ufficiale dei Rotten Shore.
La musica proposta dai Rotten Shore e’ quella di un crossover molto arrabbiato, spinto, che tende a momenti violenza a volte anche brutale, condita anche da giusti innesti di stacchi melodici e funky. Tutto questo rende in modo molto efficace.
Una qualità importante riscontrata subito sono i testi cantati in italiano, tra l’altro ben esplicati dal cantante. Una nota di merito per questa scelta “coraggiosa” e per il singer che hanno prodotto un buon risultato. Non passa inosservata neanche la qualita’ della registrazione, il fonico dei Rotten (sopra citato) ha svolto un buon lavoro facendo rendere al meglio l’ascolto.
Le canzoni prese singolarmente poi sono tutte di buon livello, mettono subito una carica positiva che lascia una forte impronta nell'ascoltatore. Dopo la tranquilla intro elettronica di PreShore infatti, e’ subito palpabile la forza soprattutto sulle seguenti "Sadom", "0%" e "Negli Occhi". Canzoni ricche di groove, violenza sonora e concettuale, sulle quali è impossibile stare fermi.
Sono un po’ sulla stessa lunghezza d’onda di band come gli Slipknot, Unearth o Hatebreed, dunque il divertimento è assicurato.
In conclusione posso dire che quello che è stato fatto è un buon prodotto più o meno sotto tutti i punti di vista. Certo i margini di miglioramento ci sono sempre e se ne possono fare, ma considerando che questa è la prima vera opera che realizzano, i Rotten Shore sembrano gia’ abbastanza maturi musicalmente. Li aspettiamo con la stessa spontaneità, voglia e carica nei loro prossimi lavori futuri.

Track by Track
  1. PreShore 60
  2. Annuire Comunque 75
  3. Sadom 75
  4. 0% 75
  5. Negli Occhi 75
  6. Rotten World 65
  7. Light #1 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
69

 

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