Deadly Tide «Sexy Shock» (2005)

Deadly Tide «Sexy Shock» | MetalWave.it Recensioni Autore:
AtoragoN »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
2742

 

Band:
Deadly Tide
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Titolo:
Sexy Shock

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Easy - guitar
JD Nitro - vocals
W.Rumble - bass
Lux - guitar
Mr. Black - Drums

 

Genere:

 

Durata:
30'

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2005

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Attivi dal 2001, i Deadly tide approdano al loro quinto promo, dopo una lunga gavetta che li ha portati fino ad inseguire (senza esito purtroppo) il loro sogno fino a Los Angeles. Questo promo cd di 7 pezzi ci presente una proposta purtroppo molto poco innovativa, un hard rock ottantiano dalle reminiscenze Van-Haleniane, con chiari richiami anche ai sempreverdi Guns n'Roses, giusto per citarne un paio, ma i Deadly Tide hanno almeno un paio di frecce nella loro faretra che gli permettono di svettare al di sopra di tutte le band emergenti del genere che mi è capitato di recensire finora: una voce fuori dal comune e alcuni pezzi particolarmente efficaci. Partiamo proprio dalla voce di JD Nitro, impressionante per estensione e intonazione, ma soprattutto per la naturalezza con la quale si destreggia nei registri più acuti senza sforzarsi; buona la prova di tutti gli altri membri, in linea con gli standard del genere, con un batterista che non stupisce per fantasia ma dei chitarristi in grado di tessere riff abbastanza fantasiosi in un genere dove il rischio di impelagarsi nel già sentito è altissimo; il basso infine fa il suo dovere in maniera abbastanza lineare ma fa sentire costantemente la sua preziosa presenza (specie nella bella “Joey”). La produzione è quella di un buon demo, in caso questo purtroppo se è una distribuzione quella di cui la band va in cerca, a mio parere sono necessari un bel remixaggio e rimasterizzazione, dato che il disco è un po'carente di potenza sonora; in ogni caso le se riprese di per sé sono buone. Passando all'analisi dei pezzi, il disco si apre con “King of the World”, potente e dal ritornello vincente (anche se mi ha ricordato da vicino “Afraid” dei Motley Crue, come progressione melodica), sicuramente un pezzo che dal vivo farà faville, poi dopo un paio di pezzi che non mi sono sembrati particolarmente ispirati, si arriva a “Joey”, altra perla che da sola insieme alla opener basterebbe per elevare la band al di sopra della media, un mid tempo arrangiato con grande stile, classico ma che allo stesso tempo suona fresco. Proseguendo con l'ascolto la traccia seguente, “Welcome to the Party” ribadisce il fiuto della band per le melodie efficaci, e se da un lato questo nell'hard rock può sembrare scontato, dall'altro posso dire che recensendo praticamente tutti gli album hard rock che arrivano in questo sito ormai da diversi mesi, raramente mi è capitato di sentire delle melodie catchy che mettano voglia di canticchiare; sembra che la maggior parte delle band si perda dietro all'immagine ostentatamente bohèmienne o al voler mostrare una buona tecnica a tutti i costi, piuttosto che nella cura degli arrangiamenti e in definitiva nella fruibilità di un prodotto che è intrinsecamente fatto per divertire ed essere catchy. Gli ultimi due pezzi su sette sono indicati nella custodia del cd come “premix”, ma a mio parere suonano più potenti e sfrontati dei pezzi precedenti, e stranamente anche la qualità delle composizioni migliora ancora, “Sexy disco sexy” è un pezzo che, uscito in altri tempi ed altri luoghi sarebbe diventato un hit immediato, orientato com'è più nel cosiddetto “Hollywood Metal” che nell'hard rock più canonico, e in chiusura abbiamo “Downtown”, un mid tempo di metal ottantiano che ricorda i Judas Priest di metà anni 80, e mostra un ulteriore passo avanti compositivo. In conclusione siamo alle prese con una buona band sia dal punto di vista tecnico che compositivo, unico difetto: il genere è molto canonico, e si tratta di musica intatta da 25 anni, dunque è ovvio che tutto per quanto buono e catchy suoni già sentito e anacronistico; il mio consiglio dunque è proseguire nelle influenze un po'più moderne e sperimentali degli ultimi due pezzi del disco, in cerca di uno stile che sia veramente vostro e vi permetta di spiccare il volo, dato che le premesse ci sono tutte. Per ora... Promossi!

Track by Track
  1. King of the World 75
  2. Lady 50
  3. Come Back with Me 55
  4. Joey 75
  5. Welcome to the Party 80
  6. Sexy Disco Sexy 85
  7. Downtown 78
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 50
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
67

 

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