54 «PHI» (2006)

54 «Phi» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Erebo »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
964

 

Band:
54
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Titolo:
PHI

 

Nazione:
Norvegia

 

Formazione:
n°44 Variables :: vocals
n°86 Thin Lines :: guitars
n°30 Thick Lines :: bass guitar
n°25 Costant :: drums

 

Genere:

 

Durata:
18' 24"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2006

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Che il metallo sia con voi! I quattro che mi appresto a recensire sono di Oslo e hanno deciso di basare le loro opere sui principi armonici matematici di pitagora e sulla teoria del chaos, non a caso una canzone parla di farfalle e di cicloni. Il sito, molto funzionale, spiega che i testi da loro composti sono costruiti su paradossi nei quali tutto è importante e tutto è irrilevante, ogni cosa è in armonia, in lento movimento e ogni essere è speciale, ma non unico. Attraverso questo principio, le liriche si districano tra società, vita, il potenziale umano e l’ universo come essere senziente. Tematiche di difficile comprensione, come anche la colonna sonora che sta dietro a queste parole. Infatti ci vogliono diversi ascolti per avere almeno un quadro più o meno chiaro del demo.
Holter e Roger (rispettivamente n°25 e n°86 credo) sono i fondatori di questo singolare progetto, chitarra e batteria ai quali si aggiunge n°30 bassista e n°44 voce.
Come muse ispiratrici e guide citano i Peccatum, Old Man’ s Child, Rotting Crist, Sacralis e Asmegin, dei quali conosco poco o niente purtroppo e non posso fare paragoni.
Comunque venendo al disco in questione, si presenta con un artwork austero, con una copertina troppo essenziale forse.
La musica composta dal quartetto è ambigua, attraverso continui ascolti sono passato ad amarli ed odiarli diverse volte. Il genere proposto è da loro definito Norwegian Progressive Metal, io li ho trovati molto affini agli Opeth in alcuni frangenti, qualche eco di Nevermore e qualche sprazzo di death metal tecnico.
Il demo si apre con “Fractal” song potente e devastante, fa pensare ad uno schiacciasassi che avanza inesorabile fino alla fine della canzone, che termina alquanto bruscamente, ma resta la mia preferita.
“Chrysalis” comincia con un farfugliamento sussurrato quasi epilettico che mi ha lasciato basito all’inizio, molto inquietante se ascoltato da solo di notte, in seguito la song si districa in parti molto death alternate da parti cadenzate d’effetto a mio parere.
“Rule n° 1” canzoni dalle tematiche forti quasi religiose, un riff dal sapore metalcore permane per tutta la durata della canzone.
“Zero” completa il lotto del demo senza nulla di eccezionale.
Tecnicamente i ragazzi ci sanno fare, sembra che tutte le canzoni siano state fatte apposta da sottofondo alla voce, e questo mi sembra strano visto che il vocalist si è aggiunto per ultimo dando voce a canzoni già fatte. Purtroppo la voce in alcuni casi (a parte i growl quelli vengono bene, e gli scream quasi animali, una bella trovata originale) rimane sporca e sgradevole da ascoltare, come se avesse un groppo in gole che non vuole sputare, ma comunque rimane il tratto più originale della band con svariate sfumature tra le quali anche il falsetto pulito!
Per quanto riguarda il songwriting il gruppo mi risulta poco fresco e originale tranne la prima traccia, e non vedo neanche un assolo, peccato.
Infine posso dire che alcune idee sono buone nel totale, ma di caotico trovo ben poco, forza è ora di sbattere sul serio le ali.

Track by Track
  1. Fractal 75
  2. Chrysalis 62
  3. Rule n°1 58
  4. Zero 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 68
  • Qualità Artwork: 58
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
63

 

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